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Repubblica-Palermo-"Tolti 1.200 insegnanti di sostegno"

I PROBLEMI DELLA SCUOLA Respinto un gran numero di domande avanzate dai presidi. "Ed erano già state ridotte nelle singole province" "Tolti 1.200 insegnanti di sostegno" La de...

17/08/2005
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la Repubblica

I PROBLEMI DELLA SCUOLA
Respinto un gran numero di domande avanzate dai presidi. "Ed erano già state ridotte nelle singole province"
"Tolti 1.200 insegnanti di sostegno"
La denuncia dei sindacati: "Un danno per i ragazzi svantaggiati"
Le situazioni più difficili a Catania Agrigento, Caltanissetta ed Enna. "Così tutto ricade sulle famiglie, come sempre"
SALVO INTRAVAIA


Scontro sul sostegno fra sindacati e Ufficio scolastico regionale. Per l'anno scolastico ormai alle porte "mancano all'appello centinaia di posti", dicono Flc Cgil e Snals. Centri servizi amministrativi (gli ex provveditorati agli studi) e direzione scolastica regionale, secondo i rappresentanti dei lavoratori, avrebbero effettuato un doppio taglio sulle richieste di posti di sostegno avanzate alcuni mesi fa dai capi d'istituto siciliani. "Questi tagli avranno conseguenze disastrose, sia dal punto di vista didattico che sociale, su una fascia debole cui è dovuto per legge il massimo sostegno nell'integrazione scolastica", denunciano i sindacati.
Si mette in discussione, dunque, un pilastro della integrazione scolastica, fondamentale anche per il futuro inserimento sociale e lavorativo. "Questi tagli ledono il diritto a una reale integrazione scolastica e sociale dei disabili compromettendo l'efficacia del processo didattico-educativo che può avere successo solo attraverso interventi adeguati e dovuti per legge. Così si finisce per lasciare le famiglie da sole ad affrontare un problema che nei fatti ricadrà solamente sulle loro spalle". È la denuncia di Giuseppe Lo Piano, della Flc Cgil di Trapani, che aggiunge: "Nella nostra provincia, ad esempio, sono stati assegnati 217 posti in meno rispetto ai bisogni reali".
Alcune settimane fa, il direttore dell'ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, ha definito l'organico di sostegno per l'anno scolastico 2005-2006, che in Sicilia prenderà il via il prossimo 19 settembre, attribuendo alle varie province i cosiddetti posti in deroga. Quelli che vengono assegnati ai soggetti che presentano handicap particolarmente gravi e in deroga, appunto, all'organico di diritto (che prevede un posto di sostegno ogni 138 alunni, normodotati e disabili). Secondo i rappresentanti sindacali sui posti richiesti dai capi d'istituto dell'Isola, per seguire gli oltre 19 mila disabili siciliani sarebbe stato operato un doppio taglio, il primo ad opera dei dirigenti dei Centri servizi amministrativi (gli ex provveditorati agli studi), il secondo da parte dello stesso Di Stefano intenzionato a non fare lievitare eccessivamente la spesa che il ministero deve sostenere per l'integrazione dei soggetti portatori di handicap.
Rispetto alle caute richieste avanzate dagli ex provveditori, Di Stefano, ha tagliato 1.153 posti soprattutto nelle province di Caltanissetta, Agrigento, Catania ed Enna. In Sicilia, rispetto all'anno scolastico 2004-2005 gli alunni disabili sono in aumento di 125 unità, mentre l'organico è cresciuto di 65 unità. Ma le difficoltà dell'integrazione scolastica, specie in provincia di Palermo, sono figlie dei tagli messi a segno negli anni scorsi. A Palermo, dove le richieste di Paolo Giambalvo sono state assecondate, la situazione è particolarmente precaria: "In provincia l'organico di diritto del sostegno denuncia Gaetano Ruvolo, segretario provinciale della Flc Cgil è sottostimato di 214 posti. Dove sono andati a finire? E ancora non sappiamo quante delle richieste di presidi e direttori didattici sono state tagliate in via Praga". Secondo Ruvolo la gestione del sostegno è quanto meno discutibile: "A un ragazzino gravissimo, in pieno centro storico, è stato assegnato dice un docente per sole nove ore settimanali. Si confida nel fatto che sono ancora troppo pochi i genitori che si rivolgono ai giudici per ottenere il rispetto della norma".
Negli ultimi anni, infatti, sono decine le sentenze dei Tar italiani che hanno costretto i Csa a rivedere le assegnazioni effettuate in estate. "La situazione è tremendamente grave sostiene Gianni Di Pisa, dello Snals Confsal Ci riserviamo di verificare nei prossimi giorni, a Palermo e in tutto il territorio regionale, la reale situazione del sostegno facendo riferimento alle richieste partite dai capi d'istituto. Intendiamo operare col ministero e gli uffici periferici dell'amministrazione scolastica un confronto serrato per garantire ai disabili quel diritto all'integrazione che solo la scuola pubblica è in grado di assicurare".


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