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Repubblica-Palermo-Sicurezza-Perplessi i sindacati "Ci vorrebbe di più

Per tutta la Sicilia servono 200 milioni Perplessi i sindacati "Ci vorrebbe di più" Quattrocento istituti sono "fuori legge" dal 31 dicembre scorso In crisi gli alberghieri ...

09/03/2005
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la Repubblica

Per tutta la Sicilia servono 200 milioni
Perplessi i sindacati "Ci vorrebbe di più"
Quattrocento istituti sono "fuori legge" dal 31 dicembre scorso In crisi gli alberghieri
SALVO INTRAVAIA


"una goccia nell'oceano": questo il commento del segretario regionale della Cisl Scuola, Angelo Prizzi, alla notizia dei 32 milioni di euro in arrivo per la messa in sicurezza degli istituti siciliani. "Un segnale che non tiene conto del reale fabbisogno, denunciato più volte dalla Cgil", incalza Enza Albini, segretario regionale della Cgil Scuola. Repubblica scrisse un mese fa di un fabbisogno superiore a 200 milioni di euro per adeguare gli edifici scolastici dell'Isola alle norme sulla sicurezza. Il termine per completare i lavori è stato prorogato dal Parlamento al 30 giugno 2006. Ma lo spostamento in avanti vale solo per gli edifici destinatari di finanziamento. Tutti gli altri, almeno 400, sono fuori legge dal 31 dicembre. "Al superiore, specialmente a Palermo - dice Prizzi - mancano troppi edifici scolastici. I 32 milioni di euro annunciati dall'assessore Pagano possono essere l'inizio di un piano di interventi straordinari cui la Regione dovrebbe contribuire con appositi interventi legislativi".
Solo a titolo di esempio, gli alberghieri della città scoppiano. I presidi del Cascino, in via Fattori, e del Florio, in corso dei Mille, entrambi ospitati in edifici "adattati", non sanno come soddisfare le richieste di iscrizioni. E che la situazione non sia affatto rosea lo conferma un recente monitoraggio del ministero dell'Istruzione. Solo metà degli edifici scolastici siciliani, frequentati da 750 mila alunni e 80 mila docenti, sono muniti di importanti certificazioni: agibilità statica e prevenzione infortuni. Solo uno stabile su otto è idoneo dal punto di vista igienico-sanitario, meno di un terzo ha il certificato di conformità dei vigili del fuoco. Per un edificio su tre gli impianti - idrici, elettrici, di riscaldamento, fognari e igienici - vengono definiti in condizioni "scadenti". Stesso giudizio per pavimenti, coperture, infissi, scale, muri e barriere architettoniche.


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