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Repubblica-Palermo-Seimila bambini chiedono asilo

Studio del ministero sulle scuole materne: la domanda supera notevolmente la disponibilità di strutture e insegnanti Seimila bambini chiedono asilo A Palermo una lista d'attesa pari ...

02/11/2003
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la Repubblica

Studio del ministero sulle scuole materne: la domanda supera notevolmente la disponibilità di strutture e insegnanti
Seimila bambini chiedono asilo
A Palermo una lista d'attesa pari a quella dell'intera Lombardia
Scompaiono le sezioni regionali: quando una maestra va in pensione non viene sostituita I privati fanno pagare 2.500 euro all'anno
SALVO INTRAVAIA


Seimila bambini non trovano posto nelle scuole materne siciliane. La lista d'attesa nella sola provincia di Palermo è pari a quella dell'intera Lombardia. A complicare le cose ci si mette la Regione, che alcuni anni fa ha deciso di sbarazzarsi delle scuole dell'infanzia che attualmente danno posto a circa 10 mila piccoli di età compresa fra i tre e i cinque anni. Secondo i dati relativi allo scorso anno scolastico e raccolti dal ministero, nelle scuole statali siciliane c'erano 4.758 bambini in lista d'attesa, cui occorre aggiungere altri 1.500 aspiranti alunni delle scuole non statali. Tra queste il ministero fa rientrare le materne comunali e regionali.
Qualche esempio: alla De Gasperi di alunni che attendono di poter frequentare il primo giorno di scuola ce ne sono 108. Va un po' meglio alla Bonanno, dove sono una cinquantina, fa sapere la direttrice Maria Rosaria Bonanno, ma tutti nelle sezioni di materna regionale, che per Palazzo d'Orleans è "ad esaurimento": ogni volta cioè che una maestra va in pensione, la sezione (così si chiama ogni classe di scuola materna) viene soppressa. Liste con decine di piccoli in attesa anche alla Crispi, alla Monti Iblei e in quasi tutte le altre scuole.
Fino a qualche anno fa il ministero veniva in aiuto delle famiglie siciliane consentendo al provveditorato agli studi (ora Centro servizi amministrativi) di trasformare le classi di materna regionale in statali. Ma da due anni a questa parte l'operazione è diventata impossibile perché i tagli agli organici del personale della scuola non lasciano spazio neppure a una classe in più. Quest'anno nella sola provincia di Palermo sono andate in pensione 15 insegnanti di materna regionale. Le mamme hanno sperato che le sezioni potessero essere trasformate in statali, ma dalla direzione scolastica regionale fanno sapere che "ci sono poche possibilità". Il direttore generale, Guido Di Stefano, ha chiesto al ministero tre posti in più, mentre per una decina di sezioni ormai può considerarsi ufficiale la chiusura.
Per salvare il salvabile, al primo circolo di Bagheria il direttore Lucio Marchese ha dovuto, ad anno scolastico ampiamente iniziato, trasformare una sezione a tempo ridotto con orario dalle 8 alle 13 per potere spostare l'altra insegnante (nella materna il tempo normale prevede due insegnanti che assicurano alla stessa sezione otto ore di attività didattica, dalle 8 alle 16) al posto di quella andata in pensione. Invece alla Padre Kolbe di Palermo, dove le mamme hanno protestato vivacemente, ci sono 32 bambini che ancora aspettano.
Per i genitori che non trovano posto nelle scuole pubbliche non resta altra possibilità che rivolgersi agli asili privati, dove le rette sono salatissime: si aggirano intorno ai 2.500 euro l'anno. Le famiglie che non dispongono di questa cifra restano in attesa di un'improbabile chiamata da parte delle segreterie scolastiche per l'inserimento dei propri figli anche ad anno scolastico inoltrato.
Angelo Prizzi, della Cisl Scuola regionale, ha chiesto nei giorni scorsi al presidente della Regione Salvatore Cuffaro e all'assessore alla Pubblica istruzione, Fabio Granata, "l'adozione di ogni intervento idoneo ad assicurare il diritto alla frequenza per gli alunni iscritti nelle sezioni delle scuole materne regionali che andranno a cessare. Ciò in nome di un universale ed elementare diritto allo studio che va comunque assicurato e che, paradossalmente, viene tanto predicato quanto non realizzato".


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