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Repubblica-Palermo-Sedie rotte, pochi banchi le scuole lanciano l'allarme

I bidelli fanno bricolage, i ragazzini si portano dietro le panche dalle aule ai laboratori Sedie rotte, pochi banchi le scuole lanciano l'allarme L'assessore Corrao promette nuovi arredi ent...

04/02/2003
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la Repubblica

I bidelli fanno bricolage, i ragazzini si portano dietro le panche dalle aule ai laboratori
Sedie rotte, pochi banchi le scuole lanciano l'allarme

L'assessore Corrao promette nuovi arredi entro la fine di marzo La ex Alessandra Siragusa: "In due anni la spesa è dimezzata"
SALVO INTRAVAIA

Bambini costretti a sedersi su sedie sgangherate o a portarsele dietro dalle aule ai laboratori. Armadi vecchi e pericolosi. Piccoli costretti ad appendere i cappotti alle maniglie delle finestre per mancanza di appendiabiti. Bidelli che si danno al bricolage per ricavare una sedia utilizzabile da tre rotte. La scuola palermitana si dibatte tra sperimentazioni d'avanguardia e tare da Terzo mondo. Da un lato le scuole materne ed elementari mettono a disposizione di alunni e genitori moltissime attività, diurne e pomeridiane; dall'altro manca l'essenziale. Sono decine le scuole dell'obbligo che da un anno richiedono al Comune, senza ricevere nulla, banchi, sedie, attaccapanni, armadi e tavoli.
Alla scuola media Marconi, nei pressi di via Libertà, per mancanza di sedie i ragazzini sono costretti a spostarsi dalle aule ai laboratori con le sedie al seguito. E non è che un esempio tra i tanti possibili. "Da noi la situazione è tragica, da tre anni non ci mandano niente - dice Adriana Raimondi, preside della media Boccone - Il laboratorio scientifico non può essere frequentato per mancanza di sedie. Nella mensa, per far sedere i ragazzi, abbiamo dovuto trasferire le panche della palestra e in segreteria il personale è costretto a lavorare al computer su sedie che non rispondono ai criteri di sicurezza sui luoghi di lavoro".
Alla scuola media Franchetti la preside, Isabella Vitrano, si definisce fortunata perché "i bidelli recuperano spalliere ancora utilizzabili e aggiustano le sedie che si vanno rompendo". Non può dirsi fortunato, invece, Andrea Rasa, direttore dell'elementare Abba nel quartiere Acquasanta: qui i bambini di quinta sono costretti a utilizzare i banchi dei loro compagni di prima elementare. E nemmeno Carmela De Marco, direttrice della Bonanno, che per mancanza di attaccapanni è costretta a fare appendere i cappotti alle finestre dei corridoi. All'istituto comprensivo Mantegna-Borsellino "gli armadi hanno più di vent'anni di vita e cadono a pezzi", dice la preside Maria Concetta Avenoso. E Salvatore Guarisco, direttore della scuola La Masa, si dice "preoccupato per sedie e banchi scheggiati, pericolosi per i bambini".
"La gara per l'acquisto degli arredi scolastici è stata avviata", fa sapere l'assessore alla Pubblica istruzione, Calogero Corrao, che conta di aggiudicare l'appalto entro la fine del mese e di fare arrivare a destinazione banchi e sedie entro la fine di marzo. Non basta ad Alessandra Siragusa, ex assessore alla Pubblica istruzione con Orlando, oggi presidente dell'associazione "Scuola è città": "Noi investivamo ogni anno - ricorda - 500 mila euro per i servizi. Con i 300 mila euro che dopo due anni spenderà l'amministrazione Cammarata potranno essere soddisfatte soltanto una parte delle richieste. Il deprezzamento del ruolo della scuola statale è evidente, visto che gli investimenti sono di fatto dimezzati rispetto a due anni fa".


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