Repubblica-Palermo-Scuola, 3.600 assunzioni

immissioni in ruolo: 941 per i docenti delle superiori, solo 427 per il personale tecnico e amministrativo
Scuola, 3.600 assunzioni
I sindacati: "Sono insufficienti, molti posti restano scoperti"
I sindacati: "Sono insufficienti, molti posti restano scoperti"
La Cgil protesta "Questo governo abbonda solo quando c'è da tagliare"
SALVO INTRAVAIA

Se ne aspettavano 4 mila, ne arriveranno con ogni probabilità poco più di 3 mila e 600. Ecco, secondo una prima ripartizione effettuata dal ministero dell'Istruzione, quanti posti toccheranno alla Sicilia dei 40 mila varati il mese scorso dal governo Berlusconi. I sindacati, che già consideravano insufficiente il contingente di assunzioni per il prossimo anno scolastico, "pur apprezzando" restano delusi.
"Siamo al solito - commenta sconsolata Enza Albini, della Flc Cgil - la Sicilia, roccaforte politica e serbatoio di voti per l'attuale governo, continua a essere trattata allo stesso modo: quando c'è da tagliare si abbonda, quando occorre assegnare risorse si risparmia. È la dimostrazione che non esiste nessuna attenzione alle esigenze del territorio, che avrebbe bisogno di maggiori cure". Ma il giudizio critico non è rivolto soltanto ai politici nazionali. Secondo Albini anche gli amministratori regionali potevano fare di più: "Evidentemente, la classe politica regionale non ha la forza di chiedere quello che necessita al territorio né, forse, la giusta attenzione verso i reali problemi della nostra terra. Sono più interessati agli inceneritori che alla formazione delle giovani generazioni".
Fra docenti e Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari), arriveranno in Sicilia 3.627 posti. E anche se si tratta di una prima ripartizione, visti i tempi stretti, è difficile che ci si scosterà troppo da questa cifra. In tutto, meno del 10 per cento dell'intero contingente nazionale, come era avvenuto nelle passate immissioni in ruolo. Il ministero dell'Istruzione per effettuare le assunzioni entro il 31 luglio sta bruciando le tappe. I precari in posizione utile aspettano con trepidazione ma a loro andrà solo il 50 per cento dei posti. L'altra metà andrà ai vincitori degli ultimi concorsi a cattedra.
Nell'Isola, ad accaparrarsi il maggior numero di posti saranno i docenti delle scuole superiori: 941. Saranno 742 i posti per gli insegnanti della media, 578 per i maestri della scuola elementare e 540 per le maestre della scuola dell'infanzia. Quasi 400 i nuovi assunti su sostegno. Pochissime, invece, le assunzioni previste per il personale non docente, 427 posti in tutto, di cui solo 241 per i collaboratori scolastici, destinati a prolungare lo status di precario ancora per molto.
"Siamo lieti dell'apertura del governo - commenta Gianni Di Pisa dello Snal Confsal - ma i posti assegnati alla Sicilia sono assolutamente insufficienti non risolvono di certo il problema del precariato". Secondo Di Pisa "per il personale Ata è stato coperto solo l'8 per cento dei posti liberi, per i docenti poco più del 50 per cento". Restano dunque vacanti migliaia di posti in Sicilia. "Il numero irrisorio di assunzioni per i collaboratori scolastici dimostra che questo governo vuole esternalizzare i servizi - continua il segretario regionale dello Snals - ma la scuola non è il catasto".
Sui posti di media e superiore c'è ancora suspense. Il decreto legge prevede che nelle classi di concorso che, per effetto della riforma, saranno abolite o ridimensionate ci saranno pochissime assunzioni. In provincia di Palermo previsti per maestri e professori, 885 contratti a tempo indeterminato. Nelle graduatorie permanenti di Palermo e provincia sono presenti oltre 21 mila aspiranti a una cattedra.