FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3785871
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » Repubblica-Palermo-Precari della scuola, è caos

Repubblica-Palermo-Precari della scuola, è caos

VENERDÌ, 11 GIUGNO 2004 Pagina IV - Palermo Lunghe file davanti al provveditorato e negli uffici dei sindacati. E il ministero proroga al 21 giugno la presentazione delle domande ...

11/06/2004
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

VENERDÌ, 11 GIUGNO 2004
Pagina IV - Palermo
Lunghe file davanti al provveditorato e negli uffici dei sindacati. E il ministero proroga al 21 giugno la presentazione delle domande
Precari della scuola, è caos
Graduatorie stravolte: "Siamo al manicomio burocratico"
La retroattività e i punteggi assegnati per il servizio militare hanno scontentato tutti
Lo slittamento dei termini bloccherà con ogni probabilità le immissioni in ruolo
SALVO INTRAVAIA


Graduatorie dei precari della scuola nel caos. Monta la protesta e il ministero dell'Istruzione è costretto a prorogare di una settimana il termine per l'aggiornamento delle posizioni dei supplenti. Ma i sindacati restano scontenti. "La confusione resta - denuncia Raffaele Zarbo, a capo della Cisl scuola cittadina - La preoccupazione è legata al fatto che a causa dei tempi ristretti tanti lavoratori non potranno integrare la propria posizione".
Le sedi dei sindacati sono state prese d'assalto da maestre e professori che chiedono informazioni. Gli uffici del Csa (l'ex provveditorato agli studi) sono inondati da centinaia di persone che sventolano fogli di carta alla ricerca di lumi sulla compilazione degli stessi. Ma soprattutto mancano le certezze. E' questa l'aria che si respira tra i supplenti, costretti a presentare l'integrazione alle domande per l'inserimento nelle graduatorie permanenti, già inoltrate il mese scorso e da cui dipendono gli incarichi a tempo determinato e le assunzioni per il prossimo anno scolastico. Mentre i sindacati lanciano un grido d'allarme nella convinzione che di questo passo le immissioni in ruolo salteranno.
Due mesi fa, il Consiglio dei ministri aveva emanato un decreto legge che, nell'intento di riordinare la complessa questione del precariato, ha rivoluzionato i punteggi delle graduatorie permanenti. Il provvedimento scontentava tutte le categorie di precari: storici e sissini. Le lamentele più grosse riguardavano il punteggio, adesso abolito, assegnato a chi aveva fatto il servizio militare, che favoriva insegnanti uomini in minoranza nella scuola. E la retroattività dei nuovi punteggi, in virtù dei quali le nuove graduatorie "saranno completamente stravolte", dice Giovanna Nigrelli dei Cobas. I precari presentarono la domanda. Poi la conversione in legge che per le sostanziali modifiche al provvedimento originario costringe i precari a integrare le domande entro il 14 giugno. Ma non è tutto. Quattro giorni fa, viene emanata una ulteriore nota di chiarimento. Così, chi si era premurato a presentare l'integrazione dovrà integrare l'integrazione. Ed è il caos, perché neppure i sindacati a questo punto sono certi di dare le giuste informazioni. "Da un giorno all'altro in provveditorato le interpretazioni cambiano", denuncia Gaetano Ruvolo della Cgil scuola. Rincara la dose Enzo Granato, della Uil scuola che parla di "manicomio burocratico".
Nelle sedi sindacali e in provveditorato i precari arrivano ore prima dell'apertura e si sottopongono a lunghissimi turni. "Siamo allo sbando", confessa Giusi Barbaro, rappresentante del Movimento interregionale insegnanti precari. Mentre scoppia la rabbia dei precari. "Con questo governo non si capisce più nulla. Gli anni della Sissis non mi servono a nulla", sbotta Anna Maria Daidone, insegnante di sostegno. La novità che ha fatto saltare i nervi ai supplenti è il servizio nelle cosiddette sedi di montagna, valutato il doppio. Dal prossimo anno saranno favoriti gli ultimi in graduatoria che, appunto perché in coda, sceglievano le sedi più disagiate. Nelle nuove graduatorie, così, gli ultimi saranno i primi. Per individuare i comuni di montagna, il ministero ha pubblicato un apposito elenco, dove a sorpresa si trova anche San Vito Lo Capo, famosa per il mare limpido e pulito. I sindacati hanno già presentato ricorso al Tar per bloccare le graduatorie, ma se ciò dovesse avvenire addio alle assunzioni. E ieri nel tardo pomeriggio di fronte alle proteste il ministero ha prorogato i termini al 21 giugno con altri chiarimenti. Ipotesi salutata con gioia dai precari, ma che farà slittare ulteriormente i tempi e bloccherà con ogni probabilità le immissioni in ruolo. "Per aggiornare tutte domande - dice Maria Padalino, funzionario del provveditorato - potremmo essere costretti a telefonare a casa agli interessati. E con 15 mila domande si andrebbe alle calende greche".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL