Repubblica/palermo: Mille insegnanti in meno assistenza ridotta ai disabili
I sindacati: "Sostegno dimezzato per gli handicap gravi"
ALBERTO TUNDO |
Sono nere e pesanti, le nubi che si addensano sulla scuola siciliana e sull´anno scolastico che comincerà il 17 settembre. Parlano i numeri in mano ai sindacati: delle diecimila cattedre che verranno tagliate quest´anno in tutta Italia, ben 2.500 fanno parte del corpo docente dell´Isola. Di queste, 996 riguardano insegnanti di sostegno.
«I tagli - dice Giusto Scozzaro, segretario regionale della Flc-Cgil - saranno spalmati su tutti gli studenti, ma la gravità resta. Ci sono forme di disabilità che richiedono un´assistenza speciale di 18 ore la settimana. Così ne potranno essere garantite al massimo nove». E Gianni Di Pisa, segretario provinciale delle Snals, minaccia battaglia: «Sto pensando di adire il Tar perché ai nostri disabili viene precluso un diritto, quello all´istruzione».
I sindacati sperano ancora di evitare le aule dei tribunali. Il 10 luglio hanno incontrato il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, sollecitandolo a fare pressione sul governo nazionale o a sollevare un conflitto di attribuzione perché - ragiona Ivan Ciriminna, segretario regionale della Cisl Scuola - «l´istruzione rientra tra le potestà esclusive della Regione». Ma le previsioni sono fosche: «Questi sono gli effetti dei tagli previsti da Padoa-Schioppa - dice Enzo Granato, segretario regionale Uil Scuola - l´anno prossimo vedremo gli effetti di quelli tremontiani e saranno tre volte più gravi». Il governo Berlusconi ha previsto 143 mila cattedre in meno nel giro di tre anni, 11 mila delle quali in Sicilia. L´anno prossimo saranno duemila gli insegnanti di sostegno a perdere il posto. Granato lancia una provocazione: «C´è un settore della scuola che resta immune da ogni taglio al personale: quello degli insegnanti di religione, che in tutta Italia sono 29 mila. Perché non si provvede a diminuire quella dotazione organica?». |