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Repubblica/Palermo: Maturità, cervelloni addio l´Isola paradiso dei privatisti

Solo 14 i "saltanti per merito" nelle paritarie. La Sicilia in testa per numero di esterni

14/04/2007
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la Repubblica

I cosiddetti ottisti ora devono dimostrare un curriculum eccezionale, fino allo scorso anno erano poco meno di 500
A Palermo va agli esami senza avere seguito lezioni un numero di studenti pari all´intera Lombardia

SALVO INTRAVAIA

La terra prediletta dai privatisti agli esami di Stato resta la Sicilia. Spariscono invece di botto i cosiddetti "ottisti", quelli che con tutti otto al quarto anno saltano il quinto e si presentano per la maturità. Nell´Isola, la riforma del ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, produce effetti limitati. Chi si aspettava il crollo dei diplomifici è destinato a rimanere deluso. Solo gli "ottisti" sono pressoché scomparsi. Eppure fino all´anno scorso la Sicilia era popolata da autentici geni. Quest´anno, gli studenti cervelloni si sono dissolti nel nulla: dai 497 dell´estate scorsa si è passati ad appena 14. È quanto emerge dai primi dati sulla prossima maturità raccolti dagli uffici del ministero.
Ma perché si è azzerato il numero dei «saltanti» per merito? Lo scorso mese di novembre, il Parlamento ha apportato una serie di modifiche agli esami di maturità che entreranno in vigore dal prossimo mese di giugno. La più importante riguarda le commissioni giudicatrici che per tutte le scuole (statali e private) torneranno ad avere 3 membri interni, 3 commissari esterni e un presidente anch´esso esterno. I cinque anni precedenti, quelli del governo Berlusconi, per le scuole private hanno rappresentato un´autentica manna: le commissioni erano formate per intero da professori della stessa scuola. Il risultato è stato il boom di privatisti e "ottisti" che in Sicilia ha raggiunto i livelli più alti d´Italia. Con la seconda novità, Fioroni ha limitato la possibilità di saltare la frequenza dell´ultimo anno solo agli studenti più meritevoli. Per ottenere il lasciapassare da cervellone a partire da quest´anno, oltre a riportare una pagella piena di otto al penultimo anno, bisogna avere una carriera scolastica immacolata: almeno sette decimi in tutte le discipline del terzo anno e niente bocciature negli anni precedenti. I miracoli di studenti bocciati nelle scuole pubbliche saltanti per merito nelle private non sono più possibili.
Ma, contrariamente al resto del Paese, nell´Isola presentarsi agli esami da esterno (senza avere frequentato lezioni) in una scuola paritaria continua ad esercitare un certo appeal. A costo di sborsare dai 500 ai 1.500 euro contro le poche decine di euro delle scuole pubbliche. Insomma, in Sicilia i diplomifici resistono. A giugno porteranno 1.926 esterni agli esami di Stato. Un numero che rappresenta il 26 per cento del totale nazionale di 7.404 candidati con la provincia di Palermo che resta la più prolifica di privatisti nelle paritarie: 654. Un numero leggermente inferiore all´intera Lombardia, dove i privatisti privilegiano le scuole statali, e addirittura triplo rispetto all´intero Piemonte.


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