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Repubblica/Palermo: Mancano i supplenti nelle classi la scuola comincia con un flop

Sono almeno un centinaio le cattedre vuote di Italiano, Educazione fisica e Arte: il provveditorato costretto a nominare in extremis nuovi precari

19/09/2006
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la Repubblica

I sindacati accusano "Perché avete deciso di assegnare ai prof soltanto un terzo delle ore di lavoro previste?"
SALVO INTRAVAIA

Cattedre vuote per mancanza di supplenti. Può accadere anche questo nella folle scuola palermitana di inizio millennio. L´avvio dell´anno scolastico in provincia di Palermo ha riservato una enorme sorpresa vista l´enorme folla di precari che ogni anno si riversa negli uffici del provveditorato alla ricerca di un posto al sole, e uno stipendio sicuro, per almeno 9 mesi. Ieri mattina, gli impiegati dell´Ufficio scolastico provinciale, nell´attribuire le supplenze di Italiano alla scuola media, Educazione fisica e Storia dell´Arte al superiore, si sono dovuti fermare perché in graduatoria non c´erano più aspiranti professori.
Una situazione che a Palermo, negli ultimi vent´anni, non era mai verificata. Sembra infatti impossibile che, nonostante l´enorme numero di precari inseriti nelle graduatorie permanenti (11 mila nella sola provincia di Palermo e 41 mila in tutta la Sicilia), la cronica carenza di posti di lavoro in Sicilia e i tantissimi docenti siciliani che per "sistemarsi" fanno ancora le valigie alla volta delle regioni del Nord, la scuola statale abbia difficoltà a reperire un professore di Italiano con regolare abilitazione all´insegnamento. Eppure è accaduto, malgrado gli insegnanti regolarmente abilitati siano almeno un migliaio. Una cinquantina di precari sono stati nominati in extremis ieri stesso dal provveditorato di Palermo e prenderanno servizio presumibilmente stamattina. Ma una quarantina di cattedre resteranno senza titolare non si sa esattamente per quanto tempo. Le supplenze che gli impiegati dell´ufficio di via Praga non sono riusciti ad assegnare per mancanza di pretendenti sono 21, per lo più di Italiano alla scuola media, e 18 sono le cattedre che non è stato possibile assegnare ad altrettanti immessi in ruolo perché gli interessati non rispondono ai telegrammi inviati dagli uffici preposti. Per tamponare la situazione, al loro posto sono stati, nominati supplenti e si è proceduto alla cosiddetta surroga.
Ma cosa succede nella scuola palermitana? Non ci sono più giovani interessati all´insegnamento? «Quest´anno - spiega Gaetano Ruvolo, segretario provinciale della Cgil scuola - per la prima volta i provveditorati hanno assegnato "spezzoni" di cattedre inferiori alle 6 ore. Non cattedre complete - di 18 ore al superiore e alla media - ma "pezzi" di cattedra che fino allo scorso anno venivano assegnati dai presidi. «Questo ha scompaginato il meccanismo delle nomine dei supplenti perché - continua Ruvolo - gli spezzoni sono tantissimi e si è arrivati a chiamare anche coloro che erano in fondo alle graduatorie». Ma allora tutti i supplenti allora sono già in cattedra? «Neppure per idea. Durante le convocazioni moltissimi erano assenti - spiega il sindacalista - perché, considerata l´esperienza degli anni passati, non immaginavano di essere chiamati». Parecchi precari, forse sfiduciati, adesso saranno a mordersi le mani per l´occasione perduta.


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