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Repubblica-Palermo-"Ma chi è ignorante non può andare avanti"

L'INSEGNANTE Francesca Cannici, vice preside della Falcone "maglia nera" "Ma chi è ignorante non può andare avanti" Ci interessa fornire ai nostri alunni, oltre che s...

02/11/2004
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la Repubblica

L'INSEGNANTE
Francesca Cannici, vice preside della Falcone "maglia nera"
"Ma chi è ignorante non può andare avanti"
Ci interessa fornire ai nostri alunni, oltre che strumenti per crescere, anche regole da rispettare


"La scuola non deve ghettizzare ma fornire a tutti gli strumenti per andare avanti. Perciò le bocciature hanno un valore educante, ma a svolgere questo compito siamo praticamente soli". È il commento di Francesca Cannici, vice preside dell'istituto comprensivo Falcone, allo Zen, dove lo scorso anno si è registrato un record di bocciature.
Come mai tante?
"Agli alunni che non sono in possesso dei requisiti minimi per frequentare l'anno successivo o di passare alla scuola media non possiamo consentire di proseguire. A noi interessa fornire a questi ragazzini gli strumenti per andare avanti da soli, ma anche alcune regole da rispettare. Non ci interessa immettere nella società soggetti ignoranti e che non si sanno comportare".
Quali sono le cause principali delle bocciature?
"Quasi sempre la frequenza irregolare e le moltissime assenze, che non consentono agli alunni di seguire in modo produttivo le attività didattiche".
Cosa fanno i ragazzini quando non si presentano a scuola?
"Girano per strada, quasi sempre nelle vicinanze dell'istituto".
Come mai?
"Perché in un quartiere come il nostro la scuola è sempre un punto di riferimento, anche quando non si entra".
Quando marinano le lezioni, lavorano?
"Alcuni genitori, per toglierli dalla strada, li mandano a fare gli apprendisti dal meccanico o dal panettiere. Ma sono pochissimi. La maggior parte di loro gironzola nei pressi della scuola".
Cosa fate per combattere la dispersione?
"Sfruttando i finanziamenti dell'Unione europea formiamo i genitori che ci poi danno una mano".
In che modo?
"Abbiamo le mamme tutor e le home visitor".
Cioè?
"Sono mamme del quartiere che vanno a casa degli alunni che non frequentano o frequentano saltuariamente per cercare di convincere i ragazzini, anche con l'aiuto dei genitori, a tornare a scuola. È un modo per aggirare la diffidenza e avere un contatto con le famiglie".
Quali sono i risultati?
"Buoni, ma con le risorse di cui disponiamo possiamo formare solo poche mamme ogni anno".
Aiuti dalle istituzioni?
"Non ricordo visite a scuola di nessun assessore, regionale o comunale, che ci aiutasse a portare avanti questo lavoro".
s. i.


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