Repubblica/Palermo: Lombardo-Gelmini, vertice sui tagli nelle classi i sindacati: "Il presidente non ha ottenuto nulla"

«POCO incisivo l´intervento di Lombardo al tavolo col ministro Gelmini. I problemi dei precari della scuola restano irrisolti», dice Giusto Scozzaro, segretario della Flc-Cgil siciliana. Ci si aspettava di più, molto di più, dall´incontro Lombardo-Gelmini di ieri a Roma, con l´autunno caldo della scuola alle porte e 7 mila precari tagliati fuori dalla possibilità di insegnare. Il presidente della Regione ha strappato alla Gelmini la decisione di istituire un tavolo tecnico, un gruppo di lavoro composto da un pool di funzionari statali per studiare con i sindacati soluzioni e misure contro il precariato. L´apertura di un tavolo statale sulla crisi della scuola siciliana non ha soddisfatto però i sindacati che confermano per lunedì la manifestazione generale contro i tagli agli organici e la dismissione della scuola pubblica. La Gelmini ha fornito al presidente Lombardo chiarimenti rispetto alle misure a favore dei precari decise dal Consiglio dei ministri. Su quella base saranno poi sviluppati gli interventi di sostegno che la Regione ha già definito la scorsa settimana e che fanno parte dell´accordo siglato il 7 agosto tra assessorato alla Pubblica istruzione e ministero. Poco, per i sindacati, che non mollano. «Chiediamo di cambiare la legge e azzerare i tagli. Non basta discutere di sussidi, di ammortizzatori: la questione ha una portata più grande», aggiunge Scozzaro. Flc - Cgil, Cisl-scuola, Uil-scuola e Snals-Confsal reclamano ulteriori stanziamenti regionali e comunitari, un osservatorio regionale sulla scuola, un piano pluriennale di stabilizzazione del personale docente e Ata. Deludente l´incontro anche per il deputato del Pd all´Ars Bernardo Mattarella: «L´attivazione di un tavolo tecnico per contrattare un sussidio destinato ad una minima parte dei settemila precari siciliani ai quali è stato tolto il posto di lavoro non può essere spacciata per un buon risultato».
a. r.