Repubblica-Palermo-Le scuole siciliane senza palestre "E i ragazzi non fanno più sport"

LO STUDIO
Secondo il ministero dell'Istruzione, soltanto in quattro istituti su dieci esiste una struttura per l'educazione fisica
Le scuole siciliane senza palestre "E i ragazzi non fanno più sport"
SALVO INTRAVAIA

Sicilia in coda fra le regioni italiane per numero di palestre e impianti sportivi nelle scuole. L'immagine ricorrente in tantissimi film delle scuole inglesi o americane con ampi spazi all'aperto e attrezzate palestre è lontana mille miglia dall'Isola. Per svolgere un po' di attività fisica a scuola, spesso ragazzi e docenti devono arrangiarsi come possono. Si sfruttano angusti locali che sono in grado di ospitare pochissime persone, si paga - per chi se lo può permettere - l'impianto sportivo nei pressi dell'istituto o, se tutto questo non è possibile, le ore di educazione fisica si trascorrono in classe studiando muscoli e scheletro, le regole dei giochi di squadra e le specialità dell'atletica leggera. Tutto, sempre sui libri, ovviamente.
E' questo il desolante quadro che emerge dal monitoraggio effettuato dal ministero dell'Istruzione sulle dotazioni sportive delle scuole italiane. In Sicilia solo quattro scuole su 10 sono dotate di una palestra o di un impianto sportivo: 1.648 in tutto, pari al 41,2 per cento, distribuiti in 3.996 edifici scolastici.
Uno dei motivi della cronica carenza dalle nostre parti di spazi per le attività motorie è l'elevato tasso di edifici scolastici presi in affitto da privati: uffici, conventi, seminari, abitazioni civili, dove non era previsto che 25 ragazzi giocassero a pallavolo o facessero ginnastica. Situazione che Pino Clemente, docente alla facoltà di Scienze motorie dell'università di Palermo, definisce da "terzo mondo" e che colpisce soprattutto le scuole elementari. In Sicilia, le province dove gli alunni stanno peggio sono quelle di Messina (con appena 23 scuole su cento attrezzate), Agrigento e Palermo, dove poco più di una scuola su quattro (il 28,4 per cento) ha una palestra. "Per tamponare la situazione si sfruttano i cosiddetti spazi adibiti alle attività ginniche", dice Leopoldo Ceraulo, preside della scuola media Marconi di Palermo. Aule un po' più grandi con pochi attrezzi o scantinati con i tetti bassissimi. Ma c'è in città chi sta pure peggio. I bambini della scuola elementare San Lorenzo hanno a disposizione soltanto una piccola stanzetta, ma ci sono anche le palestre che, pur rientrando nella statistica ministeriale, non si possono utilizzare. Le ragazze dell'istituto magistrale Finocchiaro Aprile, durante le ore di Educazione fisica, restano in classe perché "gli spazi interni e esterni previsti - dice la preside Rita Moschetti - sono inagibili". Per Clemente "si tratta di una grave carenza, che predispone bambini e ragazzi all'obesità, al diabete e all'ipercolesterolemia.