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Repubblica-Palermo-Le scuole aspettano le pulizie a casa 600 alunni della Abba

EMERGENZA Gli operai Gesip inviati per dieci giorni in nove istituti Le scuole aspettano le pulizie a casa 600 alunni della Abba Nascè annuncia l'intervento Il sindaco pe...

03/03/2004
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la Repubblica

EMERGENZA
Gli operai Gesip inviati per dieci giorni in nove istituti
Le scuole aspettano le pulizie a casa 600 alunni della Abba
Nascè annuncia l'intervento Il sindaco però non ha ancora firmato
SALVO INTRAVAIA


Il Comune invia personale Gesip in nove scuole in crisi. Puliranno per dieci giorni in sostituzione degli "esecutori scolastici" alle prese con lo sciopero della ramazza, poi andranno via. Lo ha annunciato ieri pomeriggio l'assessore comunale alla Salute, Nino Nascè, che ha disposto l'intervento nelle direzioni didattiche Arculeo, Perez, Spica, Nuccio, Pestalozzi, Ragusa Moleti, Rapisardi, Pilo e alla scuola media Archimede attraverso 24 operatori "al fine di assicurare la pulizia dei locali delle scuole, quale intervento straordinario per la salute dei bambini". Ma fino a quando il sindaco, Diego Cammarata, non avrà firmato l'ordinanza, nelle scuole non si presenterà nessuno.
Intanto la sporcizia continua a lasciare a casa migliaia di alunni. Se alla Falcone dello Zen i mille alunni che hanno saltato una settimana di lezioni oggi dovrebbero tornare in classe, alla Abba dell'Acquasanta ieri mattina le mamme e i papà non hanno fatto entrare oltre 600 scolari. "Non ci interessa l'intervento della Gesip per dieci giorni", spiega Doriana Ingrasciotta. Poi sono intervenuti i vigili urbani "che hanno constatato le precarie condizioni igieniche degli ambienti scolastici ? dice il dirigente scolastico, Andrea Rasa ? avviando la procedura per l'intervento straordinario da parte del Comune".
Si mobilitano Cgil, Cisl e Uil, che "temono il collasso igienico sanitario delle scuole" e chiedono un incontro urgente al ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti. "La mancanza di igiene e la sporcizia sembrano essere la devastante metafora dello stato di degrado della scuola pubblica", dice Enza Albini, della Cgil regionale.


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