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Repubblica/Palermo: La tassa sui rifiuti strangola le scuole

Servizi a rischio: negli istituti della Provincia 3 milioni di arretrati

17/05/2007
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la Repubblica

Il Comune non applica la tariffa minima. Elementari e medie non pagano. Nelle superiori si risparmia pure sulla carta

La tassa sui rifiuti strangola le scuole

SALVO INTRAVAIA

Scuole palermitane strangolate dalla Tarsu. Se per l´assessore alla Pubblica istruzione di Palermo, Geni Groppuso, la faccenda si risolve all´interno della stessa amministrazione col risultato che medie ed elementari non pagano la tassa rifiuti, il suo collega di Palazzo Comitini, Marcello Caruso, si ritrova con una bella gatta da pelare. I direttori dei servizi amministrativi degli istituti superiori non sanno più come fronteggiare richieste che rischiano di bloccare le attività scolastiche. Il liceo classico Meli, di via Aldisio, tra arretrati e tassa relativa al 2006, per esempio, dovrebbe versare nelle casse comunali 187 mila euro. Il professionale Ascione di Borgo Nuovo si ritrova con un debito da 180 mila euro. Lo scientifico Galilei e il tecnico commerciale Pareto devono versare quasi 150 mila euro.
In totale, il debito accumulato dalle scuole superiori della provincia di Palermo ammonta a 3 milioni. Molte scuole hanno deciso di non pagare con la conseguenza che la cifra lievita. In alcuni casi, come all´Ipsia Medi, il segretario è costretto a pagare altrimenti scattano le cosiddette ganasce fiscali.
In Sicilia, è la Regione che dovrebbe farsi carico della Tarsu. «Dal 2002 la Regione ha posto a carico degli enti locali il pagamento della Tarsu col vincolo, per le scuole, di applicare la tariffa minima», spiega Andrea Supporta, direttore del settore Pubblica istruzione della Provincia. «L´amministrazione provinciale - aggiunge - ha tuttavia contestato tutte le cartelle esattoriali alla commissione tributaria sollevando la questione di legittimità costituzionale e adesso aspettiamo il pronunciamento della Corte».
Ma Palazzo delle Aquile non sembra intenzionato a seguire le indicazioni di Palazzo d´Orleans. «Il Comune di Palermo - spiega Andrea Gibaldi, segretario dell´Ispia Einaudi, che ha un debito da 16 mila euro - nel 1997 ha individuato per le scuole pubbliche la tariffa di 2,92 euro a metro quadrato, mentre la tariffa iniziale è pari a 1,30 euro». Altri Comuni della Sicilia si sono uniformati al dettato normativo. «Palermo invece - dice Gibaldi - continua a non applicare la tariffa iniziale che anzi è stata elevata a 5,11 euro».
Una guerra tra enti locali che rischia di riflettersi sull´utenza. «La Provincia per prestazioni e servizi ci assegna circa 73 mila euro l´anno - spiega Giovanni Crociata segretario del Medi - ma l´ultima cartella della Tarsu, dello scorso aprile, ammonta a 50 mila euro. Per pagare, siamo costretti a risparmiare su tutto: dalla carta al materiale per le pulizie per arrivare alle assicurazioni e alla piccola manutenzione». Così, riparare un vetro rotto o una porta, caricare gli estintori o pagare la manutenzione dell´ascensore per la scuola diventa impossibile. L´unica soluzione è stornare i fondi per il funzionamento didattico e amministrativo: ossia risparmiare su toner, carta e progetti per gli studenti.


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