Repubblica-Palermo-La scuola stringe la cinghia e parte
PROBLEMI DELL'ISTRUZIONE Da lunedì professori al lavoro con le prime riunioni. Riforme nel cassetto, vertenze e disagi all'orizzonte La scuola stringe la cinghia e parte Pochi so...
PROBLEMI DELL'ISTRUZIONE
Da lunedì professori al lavoro con le prime riunioni. Riforme nel cassetto, vertenze e disagi all'orizzonte
La scuola stringe la cinghia e parte
Pochi soldi, più alunni, meno docenti: doppi turni alla materna
La parola d'ordine è "razionalizzare", cioè risparmiare. Le classi saranno più affollate
Nei nidi 800 posti e 1.300 richieste. Per le superiori 12 milioni di euro di affitto
SALVO INTRAVAIA
Non ci sono soldi, occorre "razionalizzare". È questo il tormentone che accompagnerà da lunedì gli oltre 230 mila addetti ai lavori '#8211; tra alunni, docenti, dirigenti scolastici e Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) '#8211; impegnati nelle scuole della provincia di Palermo. Per gli studenti c'è tempo ancora per qualche bagno '#8211; l'avvio delle lezioni in Sicilia è stato fissato dall'assessore Fabio Granata per il 26 settembre '#8211; mentre gli insegnanti dal 1° settembre saranno già alle prese con l'organizzazione del nuovo anno scolastico.
Il clima nel mondo della scuola è già surriscaldato dalle proteste di professori e bidelli, precari e non, allarmati dal taglio delle cattedre. Da lunedì, alla spicciolata, le scuole riuniranno i collegi dei docenti per il tradizionale incontro d'inizio anno. Nella maggior parte dei casi le riunioni sono in programma subito, mentre in alcune scuole le vacanze si prolungheranno di uno o due giorni.
Le novità (avvio della riforma della scuola elementare e materna, sblocco dell'obbligo formativo per chi lascia la scuola, nuovi esami di Stato) annunciate a più riprese dal ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, rimarranno per ora nel cassetto. La comunità scolastica palermitana resta alle prese con i problemi di sempre: edilizia carente, personale che si assottiglia anno per anno, risorse sempre più scarse. Alla materna le liste d'attesa si allungano e si ricorre anche ai doppi turni, come avverrà alla direzione didattica Colozza di via Imera, dove oltre cento bambini attendono di trovare un posto e i piccoli dai tre ai cinque anni (e le famiglie) di tre classi dovranno sobbarcarsi i disagi del secondo turno, con lezioni dalle 13 alle 18. Stessi problemi per i 22 asili nido della città che non riescono a soddisfare la domanda: 800 posti per 1.300 richieste.
La parola d'ordine è "razionalizzare". Che significa anche: "Ho pochi soldi e mi devo far bastare quelli che ci sono in cassa". All'insegna della "razionalizzazione", la Provincia ha trovato posto agli oltre duemila alunni in più rispetto allo scorso anno aumentando le classi di scuola superiore di appena 26 unità. "Lasciamo tre edifici in affitto in città e ne recuperiamo due di proprietà della Provincia appena ristrutturati", spiega Carmelo Scelta, assessore al Patrimonio della giunta Musotto.
Ma il problema degli affitti rimane una palla al piede della scuola superiore, visto che in canoni di locazione si spendono oltre 12 milioni di euro e gli alunni si devono accontentare spesso di locali impropri (scantinati, uffici, conventi, abitazioni) e, in parecchi casi, neppure sicuri. Alla media e al superiore il numero medio di alunni per classe è cresciuto rispetto allo scorso anno, e i professori dovranno fare lezione in classi più affollate. È il risultato della "razionalizzazione" del personale messa a punto dal ministero dell'Istruzione, che in tutta la Sicilia ha tagliato oltre 1.400 cattedre. Mentre la "razionalizzazione" dei bidelli '#8211; oltre 260 posti in meno in provincia rispetto allo scorso anno '#8211; non piace ai presidi che non sanno a chi affidare le pulizie.