Repubblica/Palermo: La falsa partenza della scuola
Lezioni al via tra doppi turni e tagli agli insegnanti di sostegno
L´assessore regionale Nicola Leanza inaugura l´anno a Catania: "Approveremo la nuova legge sul diritto allo studio. La priorità è l´edilizia"
Mancano le aule orari differenziati al Vittorio Emanuele e al Benedetto Croce
Il responsabile della Pubblica istruzione "Nel progetto anche la lotta alla dispersione"
SALVO INTRAVAIA
Doppi turni, scuole chiuse, precari costretti a fare la spola fra un istituto all´altro e sostegno ridotto. Ecco come si presenta la scuola palermitana a genitori e alunni. Una falsa partenza di cui tutti avrebbero fatto volentieri a meno, anche l´assessore regionale alla Pubblica istruzione, Nicola Leanza, che ieri ha inaugurato l´anno scolastico in Sicilia. «In primo luogo - ha detto Leanza - porteremo a compimento l´iter parlamentare per l´approvazione del disegno di legge sul diritto allo studio scolastico, con la priorità che lo caratterizza, cioè l´emergenza dell´edilizia scolastica».
I buoni propositi di Leanza prevedono «una nuova attenzione per le tematiche dell´educazione civica», la lotta «con ogni mezzo al fenomeno della dispersione scolastica e il coinvolgimento degli studenti siciliani sui temi delle pari opportunità e del dialogo interculturale». Verrà inoltre «incentivato il turismo scolastico in Sicilia». Per il momento, però, la scuola è costretta a fare i conti con i problemi di tutti i giorni. Oggi, al liceo classico Vittorio Emanuele II e allo scientifico Benedetto Croce si riaprono i portoni ma i due capi d´istituto sono costretti a ricorrere ai doppi turni. La carenza di aule scolastiche a Palermo non è una novità. Al Benedetto Croce mancano 8 aule. «La prima settimana ricorreremo ad un orario ridotto, la seconda faremo una turnazione tra le classi (alcune salteranno un giorno di lezione) e la terza settimana partiranno i doppi turni pomeridiani, sia in centrale sia in succursale», dichiara il preside della scuola Giovan Battista Puglisi. Doppi turni anche nel prestigioso liceo classico a fianco della Cattedrale. «Oggi entreranno le prime classi - spiega il preside, Luigi Affronti - Da domani faremo due turni: il primo terminerà alle 12,30 circa e il secondo alle 15,30». Ma «basterebbe un minimo impegno da parte di tutti - commenta Affronti - per risolvere la situazione».
A bloccare le attività del Vittorio Emanuele II è la mancata concessione, da parte del Convitto nazionale, della scala di sicurezza nella succursale di via del Giusino. «Non faremo perdere - precisa Affronti - agli studenti ore di lezione: appena la situazione si normalizzerà, in coda all´orario, gli studenti recupereranno le ore non svolte. Ma - avverte il dirigente scolastico - non possiamo tenere questa situazione a lungo: con i doppi turni ci mancano i locali per svolgere qualsiasi attività pomeridiana, dai corsi di recupero alle riunioni». L´altra grana riguarda la riduzione del sostegno. Alla materna Cesare Abba le cattedre di sostegno sono state dimezzate. «Al provveditorato mi hanno spiegato che sono state tagliate 136 cattedre. I genitori - continua Rasa - hanno già protestato e inviato una lettera all´Ufficio scolastico regionale». «Quest´anno, - racconta Laura, mamma di un ragazzino disabile che frequenta la media Pecoraro - a mio figlio hanno ridotto il sostegno da 18 a 13,5 ore. È vergognoso: non ha senso risparmiare sui soggetti più deboli. A mio figlio - continua il genitore - piace studiare e può fare parecchio se adeguatamente seguito». Situazione che non cambia al superiore. «Al Rutelli - scrive il preside Matteo Contino - il numero degli insegnanti di sostegno è insufficiente. Situazione che provocherà, senza alcun dubbio, disservizio alla scuola e proteste da parte dei genitori». Gli alunni del tecnico per geometri di via Paruta considerati per quattro anni gravi dall´Ausl, di botto non lo sono più. Stesso discorso per quelli dell´Abba e della Pecoraro. In questo tormentato inizio d´anno a soffrire sono anche i professori. I più disagiati sono senz´altro, quelli costretti a fare la spola fra due scuole. Le modifiche normative dell´ultimo biennio hanno creato parecchie cattedre a cavallo fra due scuole. Un fenomeno che fino a pochi anni fa era marginale è diventato consistente. In provincia di Palermo le cattedre "orari/esterne", come vengono chiamate in gergo, superano il 28 per cento alla scuola media e il 22 per cento al superiore.