Repubblica-Palermo-L'ammutinamento dei presidi Ma noi cominciamo prima
L'ammutinamento dei presidi "Ma noi cominciamo prima" Quasi tutti i licei apriranno in anticipo "Non intendiamo fare scrutini in corsa" ...
L'ammutinamento dei presidi "Ma noi cominciamo prima"
Quasi tutti i licei apriranno in anticipo "Non intendiamo fare scrutini in corsa"
La notizia, la decisione dell'assessore Fabio Granata di posticipare l'inizio delle lezioni al 30 settembre, ha colto di sorpresa i presidi delle scuole di Palermo, intenti a godersi l'ultimo scampolo di vacanza. In molti sono tornati di corsa in città per ideare una soluzione e stilare un piano d'azione. Altri, forti del principio che sancisce l'autonomia, sono rimasti sulle spiagge e hanno rimandato ogni decisione ai primi di settembre.
Il trend, comunque, tende al boicottaggio della nuova norma. Anche se ancora nessuno ha stabilito una data definitiva, l'orientamento generale negli istituti palermitani punta al rispetto del vecchio calendario.
Tutti a scuola il 17 settembre, quindi? "Per quanto mi riguarda sì - dice il preside del liceo classico Umberto I, Antonio Raffaele - I problemi sollevati dal Tar non ci riguardano, perché abbiamo tutti insegnanti di ruolo. Questa decisione mi sembra esagerata. Credo che tutte le scuole di Palermo siano in grado di cominciare le lezioni subito. Mi sa che Granata è solo un po' nostalgico della sua infanzia. Devo ancora consultare il collegio dei docenti, ma non ho intenzione di trascinare i ragazzi sui banchi fino a metà giugno".
Della stessa opinione il preside dello scientifico Galilei, Antonio Giordano. "Non credo proprio che questo rinvio sia la cosa migliore per gli studenti - dice - Gli scrutini necessitano di tempo. Non ho intenzione di farli di corsa. Ho sessanta classi. Aprirò sicuramente prima del 30".
Probabilmente, quindi, Umberto e Galilei apriranno i battenti il 17 settembre. Dello stesso orientamento sono presidi e docenti di altri licei della città: il Garibaldi, il Meli, l'Einstein, il Basile e, tra le private paritarie, il Cei (ex Gonzaga e Ancelle). Tutti storcono il naso di fronte a una decisione, quella dell'assessore, giudicata avventata e annunciano l'inizio dell'anno in linea con il vecchio calendario.
"Al massimo cominceremo il 24 settembre - dice il preside dello scientifico Einstein, Filippo Cannella - Non intendo finire oltre il 10 giugno. Granata dice che a settembre fa caldo. E a giugno, allora?".
Anche elementari e medie vanno verso un'apertura anticipata. I direttori delle elementari Tomaselli, Crispi, Pilo e Garzilli, anche se devono ancora consultare i Consigli d'istituto, puntano al rispetto dei programmi già fissati. Lo stesso nelle medie Garibaldi e Alberigo Gentili. "Io vorrei aprire lunedì 16 - alza il tiro Lucia Roviduso, direttrice della scuola elementare Crispi - Voglio rispettare i programmi che ho fissato già da mesi con i colleghi".
Più incerto il preside dell'istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III. "Non so ancora cosa fare - dice Achille Scaduto - Credo che opterò per una via di mezzo. Se i miei colleghi sono d'accordo, vorrei far partire le prime il 24 settembre e tutte le altre classi il 30. Così, magari, gli studenti che sono impegnati negli stage nelle aziende a settembre non perdono lezioni". Al contrario, il preside di un altro istituto tecnico industriale, il Volta, è determinato a cominciare il 17. "L'assessore vuole fare slittare l'inizio dell'anno scolastico? Io - annuncia Roberto Tripodi - comincio il 17. Ma Granata come ha intenzione di recuperare i 15 giorni di lezione che cancella a settembre? Non bastano di certo un giorno a Natale e uno a Pasqua".
sa. s.