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Repubblica-Palermo-Iscrizioni a scuola, un altro rebus scelte al buio sulle attività extra

genitori devono dire subito se i figli frequenteranno o no le lezioni "opzionali". Ma elementari e medie non sanno ancora di che si tratta Iscrizioni a scuola, un altro rebus scelte al buio sul...

23/01/2004
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la Repubblica

genitori devono dire subito se i figli frequenteranno o no le lezioni "opzionali". Ma elementari e medie non sanno ancora di che si tratta
Iscrizioni a scuola, un altro rebus scelte al buio sulle attività extra
Errore del Comune negli elenchi dei bimbi in obbligo: inseriti anche i più piccoli
Il preside della Dante Alighieri: "Siamo nel caos, raccogliamo le adesioni ai laboratori"
SALVO INTRAVAIA


Si complica sempre di più il rebus delle iscrizioni a scuola. Nonostante la pubblicazione della circolare ministeriale, centinaia di genitori palermitani si trovano di fronte a un mare di dubbi. In base alle indicazioni della Moratti, le famiglie, all'atto dell'iscrizione in prima elementare o in prima media, dovrebbero scegliere se i figli debbano frequentare anche le attività "opzionali, facoltative e gratuite" (99 ore all'anno per le elementari e 198 per le medie). Una scelta da fare però senza conoscere quali saranno le attività proposte dalle scuole.
In città quasi tutti gli istituti stanno accettando le iscrizioni "all'antica", confessano i presidi, perché in pochissimi giorni non ce l'hanno fatta a organizzare in attività coerenti il monte ore opzionale, mentre la scadenza del 31 gennaio è alle porte. Alcuni si sono attrezzati per raccogliere le scelte dei genitori, in altri questo momento è stato spostato a un momento successivo. E quando i genitori chiedono lumi, nessuno sa cosa rispondere. "Siamo nel caos più assoluto ? afferma Angelo Spanò, preside della scuola media Dante Alighieri ? Rimaniamo in attesa di chiarimenti e intanto raccogliamo le adesioni alle attività di laboratorio da parte dei genitori, ma non è affatto facile operare in queste condizioni".
I genitori sono disorientati. "Non sono affatto preparati", spiegano dalla direzione didattica Nuccio. "In questa fase ? dice Carmelo Raineri, preside della media Mattarella ? le famiglie iscrivono i ragazzini ma non esercitano opzioni sul tempo scuola. Aspettiamo ulteriori indicazioni dal ministero e dall'assessore regionale alla Pubblica istruzione, Fabio Granata, che può chiedere una connotazione locale di parte dei programmi".
Il Coordinamento genitori democratici, per bocca del leader cittadino Rosario Ognibene, si fa portavoce delle lamentele: "denuncia lo stato di estremo malessere dei genitori palermitani, costretti a scegliere una parte del curriculum scolastico dei propri figli senza conoscerne i contenuti" e afferma di considerare "questo stato di estrema incertezza assolutamente intollerabile perché lesiva del diritto allo studio degli studenti e del diritto di scelta delle famiglie". Di "riforma senza progetto pedagogico" parla Leonardo Saguto, coordinatore dei dirigenti scolastici della Cgil Scuola palermitana. Dice di vedere "questo modello di scuola tagliato sulle necessità delle famiglie e non sulle esigenze di crescita degli alunni" e paventa una riduzione del tempo scuola e una ripercussione sugli organici del personale.
Forse anche per questo i genitori rimangono ancora freddi di fronte alle novità. Alla elementare De Amicis ? una delle tre scuole statali della città in cui lo scorso anno, in fase sperimentale, la riforma venne avviata ? si è riusciti a fornire tutte le informazioni sulle attività opzionali. Eppure dai primi dati emerge che solo quattro famiglie su dieci hanno scelto le attività aggiuntive. "Sei su dieci hanno optato per l'orario minimo", dice la direttrice Rosa Formica.
Nel bailamme delle iscrizioni è incespicato anche Palazzo delle Aquile. Qualche giorno fa il Comune ha inviato agli istituti i tabulati con gli elenchi dei minori in obbligo scolastico. L'operazione ha lo scopo di fornire alle scuole gli strumenti per segnalare agli organi competenti (fra i quali il Tribunale per i minorenni) gli eventuali casi di evasione perseguibili per legge. Gli impiegati comunali, seguendo le norme sull'anticipo contenute nella legge Moratti, hanno incluso negli elenchi anche i bambini che compiranno sei anni entro il 30 aprile del 2005. Le segreterie scolastiche saranno adesso costrette a depennare dalle liste gli scolari che compiranno sei anni dopo il 31 agosto 2004, quelli cioè per i quali l'anticipo è solo un'opzione e non un obbligo.


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