Repubblica-Palermo-In classe sempre meno supplenti oltre duemila hanno perso il posto
Molti precari senza stipendio per i tagli agli organici e l'aumento dell'orario di insegnamento In classe sempre meno supplenti oltre duemila hanno perso il posto Diminuisce anche il numero dei ...
Molti precari senza stipendio per i tagli agli organici e l'aumento dell'orario di insegnamento
In classe sempre meno supplenti oltre duemila hanno perso il posto
Diminuisce anche il numero dei docenti di ruolo
SALVO INTRAVAIA
La Moratti mette i supplenti alla porta. Mentre loro (precari storici e sissini), a colpi di ricorsi al Tar, litigano su punteggi e posizioni in graduatoria per accaparrarsi una supplenza, il ministro dell'Istruzione ha già messo in moto una macchina che in pochi anni eliminerà dalla scuola il precariato, perché dei supplenti non ci sarà più bisogno. In Sicilia, dall'anno scorso a oggi, sono stati nominati quasi 2.500 supplenti (annuali e fino al termine delle lezioni) in meno, e nella sola provincia di Palermo a fare le spese della politica della scure messa in atto dal governo Berlusconi sono stati quasi in 500. Lo scoraggiante bilancio emerge confrontando i dati - pubblicati dal ministero dell'Istruzione e dalla direzione scolastica regionale per la Sicilia - sulle supplenze annuali (fino al 31 agosto) e fino al termine delle attività didattiche (il 30 giugno) conferite l'anno scorso e quest'anno.
Eppure i pensionamenti e le mancate immissioni in ruolo sembravano dover fare aumentare il numero di posti da assegnare ai precari. Ma così non è stato. Due le ragioni che hanno determinato la perdita del lavoro, precario ma spesso di lunga durata, per centinaia di docenti siciliani: il taglio di 816 posti operato un anno fa sugli organici del personale nell'Isola (8.500 in tutta Italia) e l'aumento a 18 ore settimanali dell'orario di insegnamento - per una parte delle cattedre di scuola media e superiore - deciso con la Finanziaria per il 2002, che ha rosicchiato spezzoni orari destinati ai supplenti.
Ma nella scuola siciliana sono diminuiti anche i docenti di ruolo, che nell'arco di un anno - secondo le stime ministeriali - sono passati dai 79.967 del marzo 2002 ai 78.611 dello scorso ottobre. A fronte di questa cura dimagrante operata sul personale docente, giustificata all'inizio da un presunto calo delle iscrizioni, si è registrato un incremento complessivo, seppure contenuto, del numero degli alunni. Solo nella provincia di Palermo si sono registrati mille alunni in più dell'anno scorso. Un record assoluto alle superiori. dove l'incremento si aggira intorno alle 3.500 unità.
Per i precari è una bella mazzata. Si infuria Filippo Greco, 48 anni, supplente di sostegno: "Questo governo può decidere anche di sopprimere il precariato con un colpo di penna, ma ha il dovere morale e sociale di indicare le alternative occupazionali per migliaia di supplenti che hanno fatto una scelta di vita servendo lo Stato per anni, con la previsione dell'immissione in ruolo. Vogliamo sapere cosa dobbiamo andare a fare adesso".
Ma i guai sono soltanto all'inizio. Fra qualche settimana il ministero dell'Istruzione comunicherà con quali modalità intende effettuare il taglio di 12.500 posti sugli organici del prossimo anno scolastico (1.207 in Sicilia), che diventeranno 25 mila entro il 2005. E le cattedre di 18 ore di lezione alla settimana aumenteranno, così come è stato perentoriamente ribadito dall'ultima legge finanziaria. È facile prevedere con quali effetti sul precariato. Intanto i sindacati scaldano i muscoli e preparano ricorsi al Tar e assemblee dei precari.