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Repubblica-Palermo-Identikit dell'istruzione nell'Isola poche aule e dispersione in aumento

Identikit dell'istruzione nell'Isola poche aule e dispersione in aumento Guido Di Stefano dell'Ufficio regionale "La situazione non poi così disastrata siamo nella media nazionale" ...

22/09/2004
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la Repubblica

Identikit dell'istruzione nell'Isola poche aule e dispersione in aumento
Guido Di Stefano dell'Ufficio regionale "La situazione non poi così disastrata siamo nella media nazionale"
Ma ci sono alcune eccezioni: le carenze sul fronte dell'edilizia e l'impossibilità in molti casi di praticare il tempo pieno


"Non è poi così disastrata la scuola siciliana". Secondo il direttore dell'ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, "i risultati finali ottenuti dagli studenti siciliani sono nella media nazionale". Questo proverebbe la bontà del sistema scolastico isolano, anche se continuano a permanere tutta una serie di carenze strutturali che la penalizzano. Primo fra tutti il problema dell'edilizia, che condiziona anche le attività didattiche. "È il problema di ogni anno - dice Di Stefano - In alcune realtà, come a Catania e Piazza Armerina, lo scorso anno si sono dovuti evacuare due edifici". In realtà quelli in affitto, che non sono stati realizzati per essere utilizzati come scuola sono troppi: oltre la metà del totale. Tranne che alla materna, nessun problema sugli organici. Attenuate le sofferenze sul sostegno (più 93 posti a Trapani, 234 a Messina e 60 a Siracusa) ma in alcune scuole le classi sono troppo affollate. "Occorre capire perché", replica Di Stefano, che sostiene: "I capi d'istituto potevano anche sdoppiare le classi". Le scuole siciliane ricevono meno soldi dalla Regione rispetto alle altre scuole italiane. Quello che preoccupa è la piaga della dispersione scolastica, che mette assieme gli evasori, chi abbandona gli studi e i bocciati. Dopo un lungo periodo di decrementi, negli ultimi anni la dispersione è in crescita. In alcuni quartieri delle grandi metropoli si arriva anche al 20 per cento alle medie e al 30 al superiore. In Sicilia c'è meno servizio scolastico che al Nord. Le classi a tempo pieno alle elementari e a tempo prolungato alle medie (con lezioni fino alle 16) sono ancora troppo poche. E il taglio al personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario), 2,6 per cento in Sicilia, non consente di ampliare l'offerta. Senza bidelli non si può aprire la scuola anche nel pomeriggio.
s.i.


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