Repubblica-Palermo-Granata non arretra è scontro con i presidi
vertici della Regione a confronto con le autorità scolastiche Granata non arretra è scontro con i presidi "Lezioni dal 30". "Decidiamo noi" La chiusura confermata per il...
vertici della Regione a confronto con le autorità scolastiche
Granata non arretra è scontro con i presidi
"Lezioni dal 30". "Decidiamo noi"
La chiusura confermata per il 14 giugno. Chi non ci sta deve dare "motivazioni rigorose"
SALVO INTRAVAIA
Granata tiene duro sul calendario scolastico, ma gli insegnanti non se ne preoccupano troppo. Ieri mattina si è svolto l'atteso incontro tra il presidente della Regione Salvatore Cuffaro, il suo vice Giuseppe Castiglione, l'assessore alla Pubblica istruzione Fabio Granata, il direttore generale dell'ufficio scolastico regionale Michele Calascibetta e i nove dirigenti dei Centri servizi amministrativi (gli ex provveditorati agli studi) dell'Isola. Un vertice che, sulla carta, ha chiuso definitivamente la questione del calendario scolastico. Granata conferma che l'inizio delle lezioni in Sicilia è fissato per lunedì 30 settembre e la fine per sabato 14 giugno. Tutto invariato anche per le quinte classi, che devono fare i conti con gli esami di Stato e per le quali era stato ipotizzato un anticipo di qualche giorno. I singoli capi d'istituto potranno spostare all'indietro l'inizio delle lezioni soltanto sulla base di "motivazioni rigorose legate al Piano dell'offerta formativa" (il Pof, documento che determina le linee di politica educativa di ciascuna scuola) ma dovranno "seguire le procedure che oggettivamente impediscono aperture che si discostino per più di qualche giorno dalla data stabilita dal governo regionale".
"Ogni motivazione è rigorosa '#8211; replica Giovanni Pusateri, coordinatore provinciale dell'Anp (l'Associazione dei presidi e direttori didattici) '#8211; perché il calendario scolastico fa parte integrante del Pof. Quella dell'assessore Granata mi sembra una presa di posizione puerile e priva di fondamento, perché non c'è alcuna ragione di imporre alle scuole tempi così stretti. Non vorrei che si passasse da un centralismo romano a un centralismo regionale". E Leonardo Saguto, coordinatore regionale dei dirigenti scolastici per la Cgil, parla di "danno per il diritto allo studio degli alunni che si assicura ampliando e non comprimendo i giorni di attività didattica".
Ma, a dispetto delle indicazioni dell'assessore, si allunga l'elenco delle scuole della provincia che hanno già deliberato la data di inizio delle lezioni in dissonanza con il decreto Granata. In città, all'Ipsia Medi il Collegio dei docenti ha deliberato l'ingresso in classe per le quinte il 13 settembre e per le rimanenti classi il 19, così come con largo anticipo cominceranno le lezioni (l'11 settembre) alla scuola media Leonardo da Vinci. L'istituto tecnico commerciale Libero Grassi non si è mosso dal vecchio calendario emanato dalla Regione '#8211; ingresso in classe il 17 e chiusura delle lezioni sabato 7 giugno '#8211; e al liceo scientifico Einstein le lezioni cominceranno il 23 settembre per terminare il 10 giugno.
Sono orientate verso un anticipo di una settimana (il 23 settembre) le direzioni didattiche Pallavicino e Garzilli, mentre l'anticipo sarà più consistente (il 16 settembre) all'istituto comprensivo Falcone, allo Zen. In provincia, ingresso in aula il 23 per i piccoli dell'elementare e materna di Capaci e il 19 per gli studenti del tecnico Dalla Chiesa di Partinico.
Sullo sfondo della questione del calendario scolastico si delinea anche un giallo. Molti presidi affermano che il decreto del 22 agosto scorso non l'hanno ricevuto e che sono stati informati solo dalla stampa, mentre dal provveditorato assicurano che è il decreto "è stato inviato regolarmente a tutte le scuole".