Repubblica-Palermo-Giro di vite sui diplomifici via ai controlli nelle private
Nel mirino delle verifiche il boom di promozioni di privatisti e saltanti Giro di vite sui diplomifici via ai controlli nelle private Al lavoro una équipe di ex presidi ...
Nel mirino delle verifiche il boom di promozioni di privatisti e saltanti
Giro di vite sui diplomifici via ai controlli nelle private
Al lavoro una équipe di ex presidi
L'anno scorso un diplomando su tre delle paritarie era esterno
SALVO INTRAVAIA
Al via i controlli nelle scuole private. Un pool di presidi da poco in pensione ha ricevuto venerdì scorso dal Centro servizi amministrativi di Palermo (l'ex provveditorato agli studi) l'incarico di effettuare minuziose ispezioni sulle scuole superiori non statali (paritarie e legalmente riconosciute) che ricadono nel territorio provinciale. La decisione è del direttore generale dell'ufficio scolastico regionale Guido Di Stefano, ed arriva dopo tre anni di sostanziale assenza di controlli da parte degli organi statali e regionali, cui spetta il compito di sorvegliare le istituzioni promosse dall'assessorato regionale alla Pubblica istruzione, sulla base di una semplice autocertificazione compilata dal gestore della scuola stessa, al rango di scuole del servizio pubblico non statale. Le nomine sono state formalizzate dal viceprovveditore Francesco Paderni.
Il primo compito che i controllori dovranno portare a termine è quello di censire i candidati che hanno prodotto domanda per partecipare da privatisti il prossimo mese di giugno agli esami di Stato. Gli uffici periferici del ministero in Sicilia, che hanno ricevuto solo da qualche mese l'incarico da Palazzo d'Orleans di controllare la regolarità delle attività che si svolgono all'interno delle scuole paritarie, vogliono vederci chiaro sul vero e proprio boom di privatisti e saltanti (per merito o per obblighi di leva, che dal quarto anno accedono vengono ammessi direttamente a sostenere l'esame di maturità senza frequentare il quinto anno) nelle ultime due sessioni degli esami di maturità.
Da quando il governo Berlusconi ha infatti modificato la composizione delle commissioni esaminatrici ? adesso formate (nelle scuole statali e in quelle paritarie) dagli stessi docenti interni alla scuola ? nelle scuole paritarie il numero di candidati esterni e saltanti è aumentato a dismisura, mentre in quelle statali è rimasto percentualmente invariato rispetto al passato.
L'anno scorso in Sicilia, contro un modesto 5 per cento registrato dalle scuole statali, quasi un diplomando su tre delle paritarie era esterno (ha sostenuto, cioè, la maturità studiando privatamente e non frequentando neppure un giorno di lezione) o saltante. Il tutto, con risultati brillanti: sono risultati quasi tutti promossi. Ma i cinque presidi in pensione da meno di tre anni (Nicola Guarneri, Domenico Cuccia, Francesco Palazzo, Ernesto Governali e Vincenzo Galati) dovranno verificare anche il possesso dei requisiti per il mantenimento della parità scolastica previsti da una legge di quattro anni fa. Infatti, dal primo decreto regionale sulla parità scolastica firmato dell'assessore alla Pubblica istruzione, Fabio Granata, e risalente all'anno scolastico 2000/2001, le scuole non statali che prima venivano annualmente visitati da ispettori ministeriali (o da docenti col medesimo incarico) sono rimaste scoperte perché la Regione, che in virtù dello statuto speciale ha il compito di controllare le private, non aveva il personale specializzato e i fondi per svolgere il mandato. Adesso per missioni e rimborsi spese sono stati stanziati 104 mila euro e i controlli possono partire. La legge del marzo 2000 prevede che le scuole paritarie per il pagamento degli insegnanti applichino la tabelle dei contratti nazionali delle scuole private (laiche e cattoliche), che gli organi collegiali funzionino regolarmente e che gli istituti siano in possesso di attrezzature e locali idonei allo svolgimento di regolari lezioni.