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Repubblica-Palermo-E la Moratti vuole il faro per gli amici di San Patrignano

Il ministro dell'istruzione a capo di una cordata E la Moratti vuole il faro per gli amici di San Patrignano Gli isolani "Faremo una colletta per comprarlo" LAURA SPANO...

31/08/2002
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la Repubblica

Il ministro dell'istruzione a capo di una cordata
E la Moratti vuole il faro per gli amici di San Patrignano
Gli isolani "Faremo una colletta per comprarlo"
LAURA SPANO


laura spanò
Il Governo fa la conta del patrimonio statale ed un ministro della Repubblica, la titolare della Pubblica istruzione Letizia Moratti, raccontano a Marettimo, pare sia pronta ad approfittarne.
L'immobile ha grande pregio storico, risale al 1853, per rimetterlo in sesto serve almeno 1 milione di euro, per lo Stato vale 170 mila euro. È il faro di Punta Libeccio, quello che si affaccia sul versante dell'isola che è bagnato dal mare aperto del Canale di Sicilia. Assieme a quello di Genova, il faro di Punta Libeccio di Marettimo è quello che possiede la maggiore ottica. Quando era nel pieno delle sue funzioni la sua luce arrivava sino a 36 miglia. Una delle leggende del mare vuole che la sua luce si incrociasse con quella del faro di Capo Bon in Tunisia. Adesso è malconcio.
Il nome del ministro Moratti viene fatto insistentemente sull'isola dove ha casa pure un altro ministro, quello delle Comunicazioni Gasparri. Il ministro Moratti farebbe parte di una cordata che vorrebbe destinare il faro di Punta Libeccio ad ospitare una comunità per il recupero di tossicodipendenti. Gli eredi di Vincenzo Muccioli, il fondatore della comunità di San Patrignano, sarebbero pronti a partecipare a questo progetto. Ci sarebbero già delle carte scritte e, ad avvalorare la tesi di un possibile sbarco dei ragazzi di San Patrignano a Marettimo c'è anche una manifestazione organizzata a Trapani dalla Comunità, dal titolo emblematico "O ci sei, o ti fai. Io voglio esserci".
Gli isolani, da quando è stata messa in giro la voce della vendita del faro, si sono messi in testa di fare da concorrenti a tutti coloro i quali si presenteranno per acquistarlo. Vito Vaccaro è il delegato sindaco, e adesso ha deciso di fare il capo cordata perché siano gli isolani a diventare proprietari del faro. "Siamo pronti a fare una colletta - dice - ci appelliamo anche alle società private, alle banche, quel faro deve restare dell'isola". Anche l'Associazione culturale di Marettimo, per bocca del suo presidente Luigi Ialuna, insorge: "Vi è il totale disappunto su una decisione presa dall'alto, della reale possibilità che il faro possa essere svenduto a privati per sicure attività speculative". E giusto per far conoscere la storia, dal 31 al 15 settembre, nei locali del Museo del Mare di Marettimo si terrà una mostra dal titolo "Marettimo e il suo mare". La manifestazione sarà l'occasione per sensibilizzare gli abitanti delle Egadi sulla possibilità che il faro non venga svenduto, ma rimanga in possesso dell'amministrazione pubblica che possa garantire la fruizione a tutti coinvolgendo anche investimenti privati. Del resto la sua collocazione geografica a ridosso della Zona A della riserva marina, potrebbe diventare punto di controllo e gestione dell'area protetta.


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