Repubblica-Palermo dice addio alla sperimentazione
L'ammissione di bambini sotto età possibile solo dove non c'è lista d'attesa Palermo dice addio alla sperimentazione Materne ed elementari Niente nuove iscrizioni SALVO ...
L'ammissione di bambini sotto età possibile solo dove non c'è lista d'attesa
Palermo dice addio alla sperimentazione
Materne ed elementari Niente nuove iscrizioni
SALVO INTRAVAIA
La minisperimentazione della scuola si allontana da Palermo. Le istituzioni scolastiche che hanno bambini della materna in lista d'attesa (praticamente tutte, in città) non potranno adottarla e, in più, le iscrizioni non saranno riaperte, né per la materna né per l'elementare.
Queste le novità, uscite dall'ultima riunione romana tra i dirigenti ministeriali e i rappresentanti dei sindacati della scuola, sulla sperimentazione - estesa a due sole scuole statali per provincia, di cui una nel capoluogo - che dovrebbe consentire l'iscrizione a due anni e mezzo per i bambini della scuola materna e a cinque anni e mezzo per quelli della prima elementare. Questi ultimi, che saranno individuati dagli elenchi dei bambini già iscritti lo scorso mese di gennaio alla scuola dell'infanzia, studieranno l'inglese e l'informatica sin dalla prima classe attraverso programmi didattici personalizzati. E ancora, sarà abbandonata la formula del modulo - che prevede tre insegnanti su due classi - a favore di un "insegnante prevalente", che gestirà la maggior parte delle ore di lezione: da 18 a 21, sulle 24 previste.
A Palermo, la sperimentazione del primo anno della scuola elementare e della scuola dell'infanzia voluta dal ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, deluderà così le aspettative di quei genitori che per mesi hanno creduto di potere iscrivere i propri figli in anticipo rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente, evitando in parecchi casi l'onere aggiuntivo dell'iscrizione alla scuola privata. "La questione dell'anticipo è molto sentita dai genitori dei bambini dell'elementare che, spesso per pochi giorni, iscrivono i figli nelle "primine" delle scuole private" dice Salvatore Li Puma, direttore del circolo didattico De Amicis di Palermo. Ma l'individuazione - da parte del direttore generale dell'ufficio scolastico regionale, Michele Calascibetta - di una scuola (direzione didattica o istituto comprensivo) in città dove sperimentare la riforma Moratti non sarà per niente facile, visto che l'ultima bozza di decreto non prevede che la sperimentazione possa essere adottata parzialmente: o tutto, anticipo compreso, o niente. Infatti, nelle scuole palermitane che ad agosto si sono autocandidate ci sono lunghe liste d'attesa di bambini della materna. Una quarantina all'istituto comprensivo Boccadifalco e una cinquantina al circolo didattico Sperone, ma sono parecchi anche alla De Amicis, mentre altre scuole - come i circoli didattici De Gasperi e Monti Iblei e l'istituto comprensivo Arenella - smentiscono la propria candidatura.
Un'altra questione che a Palermo rende difficile la sperimentazione è legata agli asili nido, che attraverso i suoi operatori dovrebbero assicurare un'assistenza ai piccoli di età inferiore ai tre anni, ma che spesso non si trovano nelle vicinanze delle scuole che vogliono sperimentare.