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Repubblica-Palermo-Assunti senza stipendio, beffa per 200 prof

IL CASO In molti saranno immessi in ruolo al posto di colleghi rinunciatari, ma per la legge è troppo tardi Assunti senza stipendio, beffa per 200 prof I sindacati: "U...

03/08/2005
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la Repubblica

IL CASO
In molti saranno immessi in ruolo al posto di colleghi rinunciatari, ma per la legge è troppo tardi
Assunti senza stipendio, beffa per 200 prof
I sindacati: "Un altro esempio dei danni per i docenti prodotti dalle scelte della Moratti"
SALVO INTRAVAIA


Assunti, ma senza stipendio. È quello che rischiano circa 200 precari della scuola siciliana che, dopo anni di attesa, nei prossimi giorni riceveranno la nomina in ruolo al posto dei colleghi rinunciatari. Nei giorni scorsi, gli impiegati degli uffici periferici del ministero dell'Istruzione (Csa e Usr) hanno conferito centinaia di nomine d'ufficio a docenti che non si sono presentati. Alcuni erano in vacanza e non hanno ricevuto il telegramma, molti non sono più interessati.
Ma sulla testa di coloro che saranno nominati al loro posto pende la spada di Damocle della legge varata dal governo Berlusconi nel 2001, che prevede la stipula dei contratti a tempo indeterminato "entro il 31 luglio": "I contratti stipulati dopo tale data - recita la legge - comportano il differimento delle assunzioni in servizio al primo settembre dell'anno successivo, fermi restando gli effetti giuridici dall'inizio dell'anno scolastico di conferimento della nomina". Cioè, decorrenza giuridica dalla firma del contratto, ma economica (con l'effettivo ingresso a scuola) dall'anno successivo. Se i rinunciatari lasceranno decadere la nomina senza formalizzare la rinuncia si perdono preziose settimane e i "surrogati" rischiano di ritrovarsi con un bel contratto in mano ma senza stipendio, né cattedra, per dodici mesi.
"Un bel guaio per questi docenti - commenta Enzo Granato della Uil scuola - costretti a piangere gli errori del ministero". Malgrado "la lodevole corsa contro il tempo - dichiara Enza Albini, della Flc Cgil siciliana - ingaggiata dagli impiegati dei Csa e dell'ufficio scolastico regionale, i tempi erano troppo stretti e a farne le spese sono sempre i lavoratori". I sindacati avevano chiesto una proroga al ministro ma per Granato "le immissioni in ruolo, pubblicate solo a metà luglio, sono servite alla Moratti per aprire la sua campagna elettorale". La delicata questione ha spinto Rosario Leone, dirigente dell'Usr Sicilia, a scrivere una lettera aperta ai docenti non interessati all'assunzione invitandoli a formalizzare la rinuncia: "Chi non ritiene un minimo dovere civico inviare una rinunzia, spesso produce un gravissimo danno a molti colleghi che hanno il solo torto di essere collocati nelle graduatorie con qualche decimo di punto in meno", scrive Leone. Secondo alcuni funzionari dei Csa "la norma consente di nominare, senza danni, entro il 31 agosto". Ma dal primo settembre la beffa è assicurata.


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