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Repubblica-Napoli-A settembre in cattedra 1300 maestri e professori-Ma rappresentano solo il 25 per cento dei posti da coprire in Campania

Ma rappresentano solo il 25 per cento dei posti da coprire in Campania A settembre in cattedra 1300 maestri e professori Buccino (Cgil) "E' poco più di una goccia nel mare delle necessit...

15/05/2004
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la Repubblica

Ma rappresentano solo il 25 per cento dei posti da coprire in Campania
A settembre in cattedra 1300 maestri e professori

Buccino (Cgil) "E' poco più di una goccia nel mare delle necessità di posti"
BIANCA DE FAZIO

Saranno in cattedra, dopo lustri di precariato, concorsi stravinti e due anni di blocco delle assunzioni, con un contratto finalmente a tempo indeterminato. Sono 1300, in Campania, gli insegnanti che da settembre saranno immessi in ruolo, in base ad una ripartizione dei posti abbozzata dal Ministero dell'Istruzione. Poco più del 10 per cento del totale nazionale, fissato dalla Moratti a 12.500 posti. Un magro bottino, rispetto alle 140 mila cattedre disponibili, secondo le stime dei sindacati, in tutto il Paese. E la spartizione di quel bottino vede la Campania ottenere 1.327 immissioni in ruolo, 756 solo a Napoli e provincia. Segue la provincia di Salerno, con 244 nuovi assunti, Caserta con 179, Avellino con 94, Benevento con appena 54 immissioni in ruolo.
"Poco più di una goccia nel mare delle effettive necessità e disponibilità di posti - afferma Franco Buccino, segretario regionale della Cgil scuola - I posti vacanti, quelli che verranno poi assegnati ai supplenti, sono numerosissimi. Questa esigua immissione in ruolo dimostra che la Moratti punta ad un ridimensionamento progressivo del personale". Il sindacato, insomma, resta sul piede di guerra. Ma le decine di migliaia di precari in questi giorni alle prese con l'aggiornamento delle graduatorie, tornano a sperare nel raggiungimento dell'obiettivo "posto fisso". Ecco i numeri. A Napoli, innanzitutto. Nella scuola dell'infanzia a fronte di 844 posti disponibili le immissioni in ruolo saranno 157; nelle elementari si scende a 98, con 525 cattedre vacanti; alle medie le nomine saranno 162, contro gli 872 posti che potrebbero, invece, esser ricoperti; alle superiori i numeri schizzano in alto: 1343 posti disponibili, ma il Ministero assumerà solo 250 docenti. Il sostegno, infine: 473 le cattedre vuote, contro 88 nomine in ruolo.
Per ogni 4 posti disponibili, insomma, meno di 1 verrà coperto stabilmente. Il resto andrà ad ingrossare le fila dei precari e ad alimentare l'illusione di docenti che lavorano come tutti gli altri, per l'intero anno, ma a giugno vengono licenziati, per risparmiare quei due mesi di stipendio. Con inevitabile valzer di cattedre, ad inizio d'anno. E se i numeri napoletani già rivelano che di briciole si tratta, rispetto alle esigenze della scuola, lo stesso vale per l'intera regione: per gli asili, Salerno avrà 35 immissioni in ruolo, come Caserta, Avellino ne avrà 5, Benevento 4. Per le elementari saranno rispettivamente 14, 22, 12 e 4. Per le medie e le superiori 85 più 103 a Salerno, 40 più 70 a Caserta, 32 più 42 ad Avellino, 18 più 26 a Benevento.


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