Repubblica/Milano: Medico a scuola per i prof stressati
Cresce il numero dei docenti affetti da varie forme di disagio psichico
Per garantire la salute psicofisica di insegnanti e personale, le scuole dovranno affidarsi alla consulenza di un medico del lavoro. È il progetto della direzione scolastica regionale, che a febbraio comincerà a mettere il medico a disposizione dei dipendenti dei suoi uffici. L´annuncio arriva in contemporanea con la presentazione di una ricerca condotta da Cisl Scuola su 873 docenti di Milano e Provincia: il 47,9 per cento dichiara di percepire il lavoro come "molto stressante", e di questi il 15,4 per cento sostiene di essere "decisamente stressato". Ai sindacati milanesi nell´ultimo anno sono arrivate a decine le segnalazioni su percosse agli alunni da parte degli insegnanti, liti fra professoresse finite con il lancio di banchi, docenti con manie persecutorie che evitano la scuola ritenendola "luogo pericoloso". Fino al caso recente di una maestra elementare del Monzese che chiudeva le tende dell´aula e accendeva lumini, sostituendo le lezioni con "momenti di preghiera".
Il direttore scolastico regionale Giuseppe Colosio è convinto che la consulenza medica «sarà di aiuto ai presidi per affrontare i casi di disagio e garantire un clima di lavoro salubre e sicuro». La presenza del medico è prevista dal testo unico sulla sicurezza al lavoro del 2008, ma sinora è inapplicata nella scuola italiana. Rita Frigerio, responsabile provinciale di Cisl scuola, parla di «un intervento necessario da finanziare adeguatamente, visto che la salute dei docenti oggi non viene sondata». Dal 2003, a certificare il disagio mentale degli insegnanti è l´ufficio provinciale del Tesoro, che può dichiarare il docente "inidoneo" e trasferirlo ad altre mansioni, come la cura di biblioteche e laboratori. «Il problema - dice Frigerio - è che alla commissione arrivano solo i casi più gravi, segnalati dai presidi in seguito ad eventi eclatanti, ma serve prevenzione».
Una legge regionale del 2005 ha anche abolito l´obbligo per chi lavora a scuola di farsi certificare dall´Asl l´idoneità al servizio in via preventiva, e questo ha portato a una grave sottovalutazione dei casi di turbe psichiche. «I casi di esaurimento nervoso sono sempre più frequenti - dice Pippo Frisone, della Flc Cgil milanese - ma il fenomeno non è compreso». Dei 500 insegnanti dichiarati "stabilmente non idonei" per handicap a Milano, solo a una piccola quota sono stati rilevati problemi psichici. (franco vanni) |