Repubblica: Il j´accuse del rettore di Bologna "Gli studenti, dei semi-analfabeti"
Ivano Dionigi: arrivano in ateneo impreparati, colpa della scuola . "Non svelo nessun segreto. Raccolgo solo il grido di dolore dei colleghi più consapevoli"
ILARIA VENTURI
BOLOGNA - «Sono insoddisfatto per come l´Alma Mater prepara i nostri studenti», ma è anche vero che «oggi i giovani arrivano in università in condizioni di semi-analfabeti». Ivano Dionigi, neo rettore dell´università di Bologna, parla all´apertura delle lezioni a Veterinaria e striglia il sistema della formazione, dai banchi di scuola alle aule universitarie, a cominciare dalle sue. Una fiammata, inattesa in una cerimonia di Facoltà, che riaccende il dibattito sulla qualità della scuola italiana e che riporta all´emergenza «matricole ignoranti»: i tanti, troppi, caduti ai test di ammissione ai corsi di laurea per uno scivolone grammaticale o di comprensione del testo. È solo un passaggio del discorso di Dionigi, ma il più sentito, approfondito al termine dell´inaugurazione che si è svolta ieri con il sottosegretario Francesca Martini e Paolo De Castro, presidente della commissione Agricoltura a Bruxelles e docente bolognese. «Il mio non è un atto di accusa alle singole scuole, ma un grido di allarme sul sistema scuola di questo paese. Registro il fatto che nei ragazzi mancano i fondamentali: il saper parlare e scrivere. Altra emergenza è l´assoggettamento alla dittatura del presente che toglie loro ogni sensibilità storica. Quando all´università sei costretto non solo a fare i corsi base di latino, ma arrivi ai corsi "zero" di italiano e di matematica vuol dire che c´è un problema. Ed è meglio intervenire prima che sia troppo tardi». |