Repubblica/Firenze: Scuola, tagliati altri mille insegnanti
La scure della Gelmini sul 2011. Allarme abbandoni nei professionali
Le cifre ricordate dall´ex ministro Fioroni a Firenze Lettera dei presidi: troppi svogliati, ripristiniamo la formazione nei primi 3 anni
LAURA MONTANARI
Meno mille posti, è l´ultima sottrazione di cattedre alla scuola toscana. I numeri sono quelli previsti dalla relazione del ministero per l´anno 2010-2011 e li ha ricordati ieri Giuseppe Fioroni responsabile welfare del Pd, ex ministro dell´istruzione nel governo Prodi: «In tutta la regione saranno tagliate mille docenti e 850 del personale ata (cioè non docenti). Le cifre si commentano da sole». Fioroni ha spiegato che nel prossimo triennio «verranno licenziati gli insegnanti specialisti della lingua inglese nella scuola elementare italiana: 2.700 lo scorso anno, 4 mila quest´anno e altrettanti nel 2011. Stanno smantellando la scuola pubblica e predisponendo la più grande riforma di destra di questo Paese» e il rischio è quello di «non avere solo scuole di serie a e b, ma anche cittadini di serie a e b. Rilanciare gli istituti tecnici e professionali è una cosa sacrosanta, ma un tornio non diventa un laboratorio di megatronica con la bacchetta magica della Gelmini: occorrono investimenti». Sottolineando la valanga di bocciature ai professionali («media del 30% al primo anno, 20% al secondo») 61 fra presidi e direttori didattici hanno scritto ieri una lettera al prossimo governo della Toscana per chiedere una riforma della formazione professionale: «Oggi anche lo studente più svogliato è costretto a iscriversi all´istituto professionale dove non a caso gli insuccessi sono altissimi. Ripristiniamo la formazione triennale che cominci subito al primo anno delle superiori». La scuola del fare, con più laboratori, più stage per stimolare poi nei ragazzi il sapere. La lettera è partita da una iniziativa del Gruppo di Firenze per la scuola del merito a cui hanno aderito i presidi: «Sperimentiamo nuovi corsi di formazione professionale e tuteliamo i vecchi mestieri e la cultura dell´artigianato» ha detto Valerio Vagnoli del Vasari di Figline. Sempre in tema scuola, il Pdl attacca il sindaco Renzi e l´assessore Di Giorgi sulla decisione di ammettere i figli di clandestini alle materne malgrado la legge Maroni: «I funzionari comunali che non chiederanno ai genitori stranieri che vogliono iscrivere il figlio il permesso di soggiorno potrebbero essere denunciati» dicono Cellai, Galli, Alessandri, Stella e Giambanco.