Repubblica/Firenze: Scuola, serali a rischio stop. Asili, mille in lista d´attesa
L´allarme dei sindacati. La Regione contro il ministro Gelmini: daremo battaglia. Saranno 168 gli insegnanti in provincia in meno: a rischio tutti gli istituti
di MASSIMO VANNI
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Un colpo di spugna su tutte le scuole serali. E anche sul nuovo liceo musicale annunciato dalla riforma Gelmini. È la denuncia di Cgil, Cisl e Gilda, dopo i nuovi tagli alle cattedre. Dopo la Provincia, anche la Regione annuncia mobilitazione a difesa delle scuole fiorentine. Palazzo Vecchio conta adesso mille bambini fino a tre anni rimasti fuori dai 60 nidi comunali. Circa 400 avranno il "voucher" della Regione: un assegno fino a 3mila euro. Il Comune apre il nido per i dipendenti all'ex Meyer. Un'altra decina di nidi tra enti e aziende private. Altroché Bagno a Ripoli e Castelfiorentino. E' l'intero sistema delle scuole serali che rischia di essere spazzato via. Niente prime classi per gli istituti Chini di Borgo San Lorenzo, Sassetti-Peruzzi, Ginori Conti, Agrario, Brunelleschi di Empoli, Vasari di Figline. Drastiche riduzioni per Alberti, Cellini, Peano, Elsa Morante e arte di Sesto.
"Migliaia di fiorentini che non potranno investire sulla propria formazione", denunciano Cgil, Cisl e Gilda. Senza contare il liceo musicale, tanto sbandierato dalla riforma Gelmini, che rischia di essere cancellato prima ancora di aprire. E di fronte ai tagli delle cattedre si prepara un "settembre caldo". Dopo la Provincia, anche la Regione annuncia mobilitazione: "Daremo battaglia, mi chiedo quale Paese vogliono consegnarci", dice la vicepresidente con delega all'istruzione Stella Targetti.
Le cifre esatte delle cattedre mancanti le sapremo solo a partire da lunedì, quando comincerà l'assegnazione degli insegnanti. Ma per Cgil, Cisl e Gilda ce ne sono già abbastanza: rispetto ai tagli sugli organici di diritto (168 insegnanti di meno in provincia) sono stati decisi altri tagli sugli organici di fatto. La conseguenza è che mancano oggi 60-70 cattedre, di cui 40 solo nelle superiori. E con una voragine così grande, ministero e amministrazione scolastica hanno pensato bene di recuperare insegnanti chiudendo o quasi le scuole serali. Forse cancellando anche il liceo musicale che era stato previsto in piazza della Vittoria, sotto lo stesso tetto del liceo Dante.
Scelte "inaccettabili", per Alessandro Rapezzi della Cgil, Antonella Velani della Cisl e Valerio Cai della Gilda. Che hanno già convocato l'assemblea di tutto il personale della scuola per il 15 settembre, dalle 8.30 alle 12.30 al Saschall: quasi uno sciopero di fatto, se ci sarà grande adesione, proprio nel primo giorno di scuola: "D'altra parte servirà a far capire a tutti che c'è qualcosa che non va nella scuola", spiegano i tre. E gli altri sindacati, a cominciare dalla Uil? "Abbiamo dovuto cancellare la Uil dal volantino dell'assemblea, hanno ricevuto ordini dall'alto", polemizza Cai della Gilda.
"Ci saremo anche noi al Saschall", dice minaccioso l'assessore provinciale all'istruzione Giovanni Di Fede. "Il governo vuole distruggere la scuola pubblica, 40 cattedre in meno a fronte di 1.400 studenti in più sono un numero enorme", aggiunge Di Fede. "Dissentiamo dalle politiche dei tagli del ministro Gelmini, che nei documenti ufficiali loda la formazione continua e poi chiude i corsi serali", dice la vicepresidente Targetti. La Regione troverà forse risorse per le scuole serali? "Con grande difficoltà siamo riusciti a trovare 5,3 milioni di euro per le materne, che quest'anno saranno 93 anziché 44 come lo scorso anno. Non sarà facile, con i tagli su tutti i settori, trovare altre risorse".
Questo è il "governo del dis-fare", tuona anche la parlamentare toscana del Pd Rosa De Pasquale. Che chiede al ministro Gelmini di "dotare le scuole della provincia fiorentina dei docenti necessari per avviare regolarmente e compiutamente l'anno scolastico".
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