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Repubblica-Campania: 830 scuole rischiano di chiudere

LA STATISTICA La Cisl accusa: "Violate le norme di sicurezza" Campania: 830 scuole rischiano di chiudere L'inagibilità secondo i requisiti di legge riguarderebbe 4.148...

29/10/2004
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la Repubblica

LA STATISTICA
La Cisl accusa: "Violate le norme di sicurezza"
Campania: 830 scuole rischiano di chiudere
L'inagibilità secondo i requisiti di legge riguarderebbe 4.148 istituti scolastici
SILVIA PEPE


"Sono 830, in Campania, le scuole che rischiano di essere chiuse, dal prossimo gennaio, per inagibilità statica". Un allarme ripetuto periodicamente, del tutto lasciato inascoltato dal governo. Stavolta a lanciarlo è il segretario regionale della Cisl scuola, Luigi Bifulco, che a due mesi dalla scadenza per l'adeguamento degli istituti scolastici alla legge sulla sicurezza parla di 4.148 edifici a rischio chiusura. Il decreto legislativo (il 626 del ?94) impone ai datori di lavoro, in questo caso ai dirigenti scolastici, una serie di adempimenti in materia di sicurezza dei loro dipendenti. Secondo la legge tutte le strutture scolastiche devono essere messe a norma. Eventuali responsabilità per inadempienze ricadrebbero sui presidi. Ma a dieci anni dall'entrata in vigore del decreto, secondo la Cisl, il 21 per cento delle strutture utilizzate nella regione per le scuole statali non avrebbe i certificati di conformità dei vigili del fuoco. Mancano gli impianti antincendio, o le scale di sicurezza, o le uscite di emergenza, o ancora gli impianti elettrici che garantiscono la sicurezza.
Gli immobili sono quasi sempre di proprietà di Comuni e Province. A loro spetta la manutenzione e l'adeguamento alle norme. Ma gli enti pubblici lamentano una carenza cronica di fondi e tagli agli stanziamenti per la scuola pubblica. "Non c'è dubbio che questo sia il problema - dice Bifulco - Prendiamo alcuni piccoli comuni del salernitano che non sono in condizioni di spendere un euro, oppure guardiamo alla provincia di Avellino dove a 25 anni di distanza dal terremoto dell'80 ci sono bambini che fanno ancora lezione nei container". Ora però il tempo sta per scadere.
Entro il 31 dicembre tutti gli istituti si devono adeguare perché il governo non sembra disposto ad offrire altre proroghe e il rischio è che le Asl, in mancanza delle certificazioni, dichiarino inagibili gli edifici. Per questo la Provincia di Napoli negli ultimi tre anni ha investito oltre 300milioni di euro nell'edilizia scolastica, e si è impegnata ad utilizzare l'avanzo di amministrazione per cercare di mettere a norma tutti gli istituti di sua competenza. Ma non è solo un problema di soldi: visti i dati sulle scuole ancora da ristrutturare non basterebbero due anni. In definitiva su 300 plessi scolastici distribuiti in tutto il territorio della Provincia, 116 devono essere ancora adeguati, mentre in 77 edifici sono in corso i lavori. La soluzione immediata del problema sembra difficile ma la Cisl propone di risolvere almeno la questione monetaria. "Si potrebbe coinvolgere la Regione. Abbiamo chiesto all'assessore regionale all'Istruzione Adriana Buffardi di individuare una Misura Por sui fondi strutturali 2000-06 per finanziare l'adeguamento degli edifici. In questo modo la scuola uscirebbe dal disagio in cui si trova e la Regione eleverebbe la capacità di spesa evitando di dover restituire all'Ue le risorse non utilizzate".


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