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Repubblica-Bologna-Valanga di ricorsi sulla scuola

insegnanti mobilitati contro un decreto della Moratti che sconvolge l'assegnazione delle cattedre Valanga di ricorsi sulla scuola Graduatorie, a rischio l'avvio dell'anno a settembre ...

07/07/2004
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la Repubblica

insegnanti mobilitati contro un decreto della Moratti che sconvolge l'assegnazione delle cattedre
Valanga di ricorsi sulla scuola
Graduatorie, a rischio l'avvio dell'anno a settembre
Il caos si è creato per i punteggi aggiuntivi dati a chi aveva sede in classi di montagna
ILARIA VENTURI
PATRIZIA USAI


Una valanga di ricorsi travolge la scuola. Almeno 500 a Bologna, raccolti da Cgil, Cisl e Uil. A mobilitarsi sono i professori delle medie e superiori, penalizzati dal recente decreto del ministro sul punteggio aggiuntivo per le scuole di montagna.
Con l'ultima trovata della Moratti, accade ad esempio che un insegnante di una scuola media di Loiano si veda raddoppiato il punteggio di servizio, mentre un collega dell'istituto tecnico agrario no. Motivazione? L'istituto agrario di Loiano è una sede staccata dell'Itc Majorana di Bologna e, pur trovandosi in montagna, per il Ministero non lo è. In provincia di Bologna le scuole di montagna che daranno punteggi aggiuntivi sono una decina: 22 sono i Comuni inseriti nell'elenco del Ministero, ma non tutti hanno, come prevede il decreto, almeno una scuola sopra i 600 metri di altezza. Questione di metri, dunque. E qui si apre un altro problema. Chi misurerà l'altezza delle scuole? Il Csa di Bologna (ex Provveditorato) ha scritto ai Comuni per saperlo. "E' una montagna che non esiste - incalza Domenico Cassino, segretario generale della Uil scuola di Bologna - scelta frettolosamente secondo vecchi schemi delle comunità montane". Sono tante le incongruenze anche secondo Nara Orsi, segretario generale Cgil scuola di Bologna: "La cosa più scandalosa è che, come al solito, le regole del gioco vengono cambiate a giochi fatti". Fino all'anno scorso le cattedre in montagna venivano solitamente scelte dai prof residenti lì, o da chi, con un punteggio esiguo, doveva accontentarsi di quel che passava il convento. Ora, tra le contestazioni dei ricorsi, "c'è soprattutto la retroattività delle norme che modificano punteggi a domande già presentate", precisa Patrizia Prati, segretario generale della Cisl scuola di Bologna. Un pasticcio già denunciato dai sindacati a livello nazionale. Il ministro Letizia Moratti li ha convocati per il prossimo 12 luglio: "Ma se ritira tutto - incalza Nara Orsi- getta nuovamente nel caos il Csa". "C'è tantissima rabbia", è la sintesi di Patrizia Prati. "Siamo allo sfascio totale, graduatorie che si fanno e che si disfano" commenta il segretario regionale della Cisl scuola Lamberto Benini.
Per i ricorsi individuali al Tar del Lazio, gli insegnanti hanno tempo fino al 10 luglio (40 euro per gli iscritti, 60 euro per i non iscritti Cgil e Cisl; gratuiti per iscritti Uil). Si cerca di ottenere la sospensione del decreto. Sarà poi la Corte Costituzionale a decidere .


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