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Repubblica/Bologna: Un reggente per il dopo-Marcheselli

Le dimissioni del dirigente dell´ufficio scolastico provinciale. Il sindacato: preoccupati per il vuoto che lascia Interim per il dopo-Marcheselli Bastico: mi dispiace, ma accoglierò la sua richiesta

23/09/2007
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la Repubblica

La Bastico rammaricata per le dimissioni conferma: per lui un posto al "regionale". Sindacati e presidi preoccupati
Scuola, un reggente per il dopo-Marcheselli
Il viceministro all´istruzione Mariangela Bastico accetta le dimissioni del dirigente dell´ufficio scolastico Paolo Marcheselli e si apre la partita della successione, che sarà affidata ad un incarico ad interim. Unica certezza, per ora, l´arrivo a Bologna di un dirigente a tempo. In questo caso il nome in pole position è quello di Giancarlo Mori, direttore della scuola modenese. L´interim potrebbe essere affidato a uno dei due ispettori inviati questa estate, per due volte, a controllare i conti sugli organici nell´ufficio di Piazza XX Settembre: sono Luciano Chiappetta e Gildo De Angelis. Intanto i presidi esprimono la loro solidarietà al "provveditore" dimissionario: «Il suo gesto sintetizza le difficoltà della scuola bolognese».
UNA soluzione ad interim per colmare il vuoto al vertice dell´ufficio scolastico provinciale. Di stampo ministeriale oppure tutta locale, nel senso che si pensa a una reggenza affidata agli attuali direttori scolastici di Modena, Reggio e Parma. Dopo l´addio di Paolo Marcheselli, a cui sarà affidato un incarico a livello regionale, si apre la partita della successione. Un passaggio complicato, soprattutto perché in concomitanza con la partenza, più o meno prossima, anche del direttore regionale Luigi Catalano. A seguire da vicino la vicenda, in contatto diretto con Fioroni, è il vice ministro all´istruzione Mariangela Bastico, che dichiara: «Pur con rammarico, nel pieno rispetto delle sue motivazioni, accoglieremo la richiesta di Marcheselli di passare ad un incarico all´ufficio regionale; ma da subito inizieremo a lavorare per garantire una sostituzione adeguata e altamente qualificata». L´unica certezza, per ora, è che arriverà a Bologna un dirigente a tempo. In vista di una nomina definitiva e in questo caso il nome in pole position è quello di Giancarlo Mori, direttore della scuola modenese. L´interim potrebbe essere affidato a uno dei due ispettori inviati questa estate, per due volte, a controllare i conti sugli organici nell´ufficio di piazza XX Settembre: sono Luciano Chiappetta, molto quotato al ministero, e Gildo De Angelis. L´altra strada, quella della reggenza di due uffici, potrebbe chiamare in causa lo stesso Mori, Vincenzo Aiello (Reggio Emilia) o Armando Acri (Parma). La decisione di lasciare di Paolo Marcheselli, motivata dalla fatica nella gestione dell´ufficio provinciale, da lui diretto dal 2001 e dove sta per andare in pensione anche la vice Vannelli, era già nota al ministero. «Qualche tempo fa - spiega Bastico - Marcheselli mi aveva espresso la sua intenzione di richiedere un incarico meno gravoso, meno direttamente in prima linea. Da parte mia, gli ho chiesto di rinviare qualsiasi sua proposta e decisione a dopo l´apertura dell´anno scolastico, affinché questa potesse svolgersi nel migliore dei modi. Così è stato». E l´apprezzamento del viceministro non si fa attendere: «Anche in questa occasione Marcheselli ha anteposto il buon funzionamento della scuola a scelte e sentimenti personali, tratto che ha costantemente caratterizzato il suo lungo e qualificato servizio». Bastico sottolinea anche «le positive relazioni che il dirigente ha saputo costruire con gli enti locali, le organizzazioni sociali e sindacali». Preoccupati, i Confederali avvertono: «Non è con un semplice avvicendamento che si risolveranno i problemi. Le gravi condizioni in cui versa un ufficio ormai spopolato dai pensionamenti, che immaginiamo costituire la ragione di fondo di queste dimissioni, richiedono infatti un intervento urgente e determinato». Flc-Cgil, Cisl e Uil esprimono «vivo dispiacere per le dimissioni di Marcheselli, con il quale abbiamo condiviso, anche nei momenti di aperto scontro, la cura della qualità della scuola bolognese».


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