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Repubblica/Bologna: "Un attacco a chi critica la Moratti"

Parla la preside dell´VIII istituto che la Stellacci ha messo sotto accusa per le prove di valutazione degli alunni Balboni: volevano che punissi gli insegnanti ribelli ai test

12/05/2006
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la Repubblica

L´Ufficio scolastico regionale prima ha minacciato la revoca dell´incarico, poi ha frenato: "Non arriveremo a questo"
ILARIA VENTURI

ANCORA non vuole crederci. Giuliana Balboni, preside dell´istituto comprensivo VIII è stata messa sotto accusa dall´Ufficio scolastico regionale per «gravi responsabilità dirigenziali» per le quali si prevede la revoca dell´incarico. Oggetto dell´azione legale, per la quale la dirigente è stata convocata, con avvocato, lunedì davanti all´Ufficio contenziosi, sono i test di valutazione degli alunni, le prove Invalsi, che i docenti dell´istituto hanno boicottato nel novembre scorso. Prove poi svolte nelle scuole ribelli lo scorso gennaio, dopo l´intervento del Csa per sbloccare la situazione, con tanto di ordini di servizio nei confronti degli stessi insegnanti firmati dalla preside. A Lucrezia Stellacci questo non è bastato. Se l´aspettava, preside?
«No, ci sono rimasta malissimo. Una minaccia, quella della revoca dell´incarico, che considero molto grave».
Cosa è successo?
«A novembre scorso il collegio dei docenti ha deliberato il rifiuto ai test, non svolti poi nei giorni delle prove. Ho avvisato della situazione il Csa. Le prove sono state fatte in gennaio. Ho inviato la mia relazione agli organi competenti il 21 gennaio, il Csa ha così considerato chiuso il caso. Ma il giorno prima invece era già stata aperta la procedura legale nei miei confronti da parte dell´Ufficio regionale. L´atto mi è arrivato alla vigilia della chiusura delle scuole per le elezioni. Pensavo che i tempi fossero lunghi, invece nei giorni scorsi sono stata convocata per lunedì. Allora ho deciso di rendere pubblico il fatto perché è sconcertante. Anzi la tempistica mi fa pensare male».
E cioè?
«Questo è un attacco politico nei confronti delle scuole che più hanno contestato la riforma Moratti, l´ultimo colpo di coda del governo precedente in una fase di transizione in cui la stessa Stellacci aveva chiesto il trasferimento».
Ora la direzione regionale fa sapere in una nota che lei stessa ha chiesto di essere sentita e che «non si ritiene alo stato dei fatti che la vicenda debba avere ulteriore seguito».
«Intanto non è vero che ho chiesto di essere sentita, sono loro che mi hanno convocato. E comunque vada a finire considero grave la sola minaccia. Continuo a non capire il perché della contestazione che mi viene mossa, tra l´altro, alla luce di un articolo della legge sulla dirigenza che considero gravissimo, in quanto fa riferimento a una presunta incapacità gestionale ed amministrativa complessiva».
L´Ufficio regionale le contesta di non aver preso provvedimenti disciplinari nei confronti degli insegnanti.
«Non è nel mio modo di essere dirigente, la scuola si gestisce con la mediazione, non si può essere in contrasto permanente, solo con il dialogo si cresce. In tanti anni non avevo mai ricevuto provvedimenti come questo, ma solo valutazioni positive. Invece, mi ritrovo a subire tutto questo».


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