Repubblica/Bologna: Scuola, si allarga la protesta anti-Gelmini
Domani assemblea nei licei Fermi e Righi: "Questo è l´unico modo per farci sentire"
Gli studenti occupano anche al Pacinotti e al Pier Crescenzi
ILARIA VENTURI
PACINOTTI e Pier Crescenzi occupati. Monta la protesta degli studenti delle superiori contro la riforma Gelmini. Una mobilitazione iniziata quasi a sorpresa per gli stessi ragazzi del movimento presi in contropiede dall´occupazione al Copernico. La prima a Bologna, sollecitata dal picchetto degli insegnanti precari venerdì scorso. Poi il Sabin, e ieri mattina l´istituto commerciale e per geometri di via Saragozza. I ragazzi hanno occupato dopo un lungo confronto con il preside e un´assemblea. E qualche fumogeno in strada. «Non siamo istituto di serie B rispetto ai licei», dicono i rappresentanti di istituto. «I tagli da noi sono ancora più pesanti, qui invece c´è voglia di studiare, siamo contro questa riforma». Il tam tam corre veloce. All´agrario Serpieri ieri mattina gli studenti hanno disertato le lezioni, «forma alternativa all´occupazione che non sono riusciti a fare», raccontano al Copernico. Al Sabin l´occupazione continua nonostante la pausa per il recupero programmato da mesi.
Salteranno così i corsi, «ma è l´unico modo che abbiamo per farci sentire», replicano gli occupanti. Gli studenti del Righi si riuniranno di nuovo in assemblea domani. Al Minghetti tira aria di occupazione nei prossimi giorni, ma la discussione è ancora aperta; così al Polo artistico, forse al Galvani e alle Aldini.
Domani si riunisce il collettivo del Fermi. «L´idea è quella di una mobilitazione in tutte le scuole», dice Federico Fornasari del Minghetti, voce del Coordinamento studenti medi bolognesi.
«Bisogna dare una scossa agli studenti, ma anche alla cittadinanza. E´ una riforma che sta passando sottobanco». Al Copernico l´occupazione continuerà almeno sino a domani. Il presidente della consulta studentesca Davide Di Noi va all´attacco: «Questa riforma non guarda alla scuola e lo dimostra il fatto che durante la conferenza nazionale dei presidenti delle consulte a Roma il ministro Gelmini non si è nemmeno presentato». Riguardo alla situazione bolognese, Di Noi spiega: «Chiederemo un incontro con il ministro per farle avere un documento delle scuole che protestano».