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Repubblica-Bologna-Scuola, gli stranieri restano senza insegnante d'italiano

IL RETROSCENA Le conseguenze dei tagli agli organici sull'alfabetizzazione Scuola, gli stranieri restano senza insegnante d'italiano L'istituto comprensivo 15 ha perso ...

17/09/2004
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la Repubblica

IL RETROSCENA
Le conseguenze dei tagli agli organici sull'alfabetizzazione
Scuola, gli stranieri restano senza insegnante d'italiano
L'istituto comprensivo 15 ha perso il docente che era diventato un punto di riferimento
"Si disperde un patrimonio di esperienza professionale "
ILARIA VENTURI


ALL'INIZIO se la cavava con le tre parole giuste per accoglierli in classe. Poi ha continuato a studiare, chiedendo ai suoi alunni di portargli dalla Cina grammatiche e dizionari qui introvabili. Alle medie Zappa il professor Baldi è diventato presto un punto di riferimento per i tanti bambini che cominciano la scuola senza capire una parola di italiano. Cinesi e non solo. Ora torna, suo malgrado, a far parlare di sé. Perché se l'anno scorso il taglio degli organici aveva portato a un dimezzamento della sua cattedra, da diciotto a nove ore, quest'anno la cattedra gli è stata tolta del tutto. Dopo più di dieci anni dedicati all'integrazione degli stranieri a scuola, Baldi tornerà a fare l'insegnante di educazione tecnica alle Irnerio e in Conservatorio. Il suo istituto, il comprensivo 15, di cui fanno parte anche le scuole elementari Casaralta, Dozza e Croce Coperta, non ci sta. Nella scuola bolognese dove è più elevata la concentrazione degli alunni stranieri (oltre il 20 per cento, con punte di una decina di stranieri in una classe) la cancellazione delle ore assegnate per il progetto di apprendimento e potenziamento della lingua italiana è un dramma. Per i bambini, che saranno costretti a stare nelle classi senza poter capire e senza un docente a loro dedicato che li aiuti a superare le difficoltà linguistiche. I nuovi tagli della Moratti, dovuti in realtà alla Finanziaria, mettono in crisi le scuole. L'effetto, denunciato prima dell'estate dai sindacati, si fa sentire ora, a scuole aperte, nei primi giorni dove già i dirigenti scolastici sono a caccia di supplenti, spesso difficili da trovare. La mancanza di docenti colpisce prima di tutto i più deboli, stranieri e disabili. E taglia le gambe alla qualità didattica con classi sovraffollate e la riduzione dei progetti speciali. Salta il progetto di alfabetizzazione alle medie Dozza, ma è venuto meno anche quello del Life Learning center (non sono stati confermati in due insegnanti per gli stage delle classi nel laboratorio scientifico) e sono stati dimezzati i progetti Marconi, fiore all'occhiello per la diffusione di Internet nelle scuole, e per la sicurezza nelle scuole.
Il presidente del consiglio di istituto del Comprensivo 15, Claudio Cantù, ha scritto alla direzione scolastica regionale e al centro servizi amministrativi per chiedere un incontro. "L'assegnazione in organico di ore per la conduzione di attività di alfabetizzazione - scrive - è fondamentale. Questo strumento è sempre stato uno dei punti di forza del nostro istituto. La sua eliminazione pone tutti in una situazione di estrema difficoltà vanificando gli sforzi fatti su questo delicato problema, mortificando tutte le competenze che sono state acquisite ed aprendo fortissime perplessità e preoccupazioni sul futuro". Genitori e insegnanti chiedono la riassegnazione delle ore e, quindi, dell'insegnante. Anche il collegio dei docenti ha espresso grande preoccupazione. La scuola fa fatica a trovare i fondi anche per pagare le eventuali ore aggiuntive richieste agli insegnanti già impegnati nelle classi. Rimangono a disposizione solo le 216 ore annuali fornite dal servizio immigrazione del Comune: ma sono poche per affrontare l'integrazione degli stranieri in tutte le scuole dell'istituto. "Siamo di nuovo alle prese con la cancellazione dei progetti", commenta sconfortata Marilisa Ursino, docente di inglese e referente della commissione intercultura della scuola. "Significa disperdere completamente un patrimonio di esperienza professionale costruito in tanti anni di lavoro. Ora ci troviamo ad affrontare una situazione difficile nelle classi, drammatica per gli alunni. In questi anni abbiamo tutti cercato di qualificarci e di adattare i nostri programmi ai temi dell'intercultura. Negandoci anche l'alfabetizzazione ci chiedono l'impossibile".


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