Repubblica/Bologna: Scuola, appello a Napolitano "Senza soldi per gli stipendi"
La preoccupazione dei presidi per la carenza di fondi
ILARIA VENTURI
DIFFIDE e ingiunzioni di pagamento da parte dei presidi al ministro Fioroni. Appello al presidente della Repubblica Napolitano. E se nulla si muoverà, a giugno scatterà l´autodenuncia pubblica di tutti i dirigenti dal prefetto («Non siamo in grado di pagare gli stipendi ai lavoratori») e sarà sciopero bianco a partire da settembre sul piano dell´offerta formativa: i docenti si rifiuteranno di tenere corsi di recupero e progetti ulteriori rispetto alle tradizionali lezioni in classe.
Infine, come soluzione estrema, l´avvio delle denunce da parte dei sindacati al giudice del lavoro. Sono queste le iniziative di lotta che le segreterie provinciali Flc Cgil e Cisl-scuola ed il Coordinamento unitario dei dirigenti scolastici della provincia di Bologna sottoporranno a tutti i presidi convocati in assemblea il 18 maggio. Sull´emergenza per la mancanza di fondi per pagare i supplenti le scuole continuano ad essere in ginocchio. E i sindacati questa volta alzano la voce con una controffensiva in grande stile. «Non vediamo a breve alcuna ipotesi concreta di soluzione, siano ancora molto lontani dall´affrontare con la determinazione necessaria un problema gravissimo», protesta Sandra Soster, segretaria provinciale Flc-Cgil. Anche dall´ultimo incontro al ministero all´istruzione i sindacati sono usciti senza garanzie certe sui fondi per le scuole. Le casse sono vuote, i presidi, dopo aver raschiato fondi da altre voci di bilancio, non sanno più come fare. Da qui la mossa di alzare il tiro della protesta: sarà poi l´assemblea a decidere quali misure adottare tra quelle indicate o a proporne altre. «Si continua a sottovalutare il problema, si procede facendo arrivare le rate per il 2007, ma nessuno sta pensando a come restituire i soldi anticipati dalle scuole nel 2005 e 2006 per pagare i supplenti».
Al ministro i sindacati fanno notare che «le scuole non sono in debito, ma hanno un credito nei confronti dello stesso ministero» che, dunque, deve far avere i soldi necessari (16 milioni a Bologna, 60 in Regione). I sindacati parlano di «situazione grave», e, «in assenza di garanzie sia sul piano amministrativo che su quello politico, per tutelare il personale e assicurare il regolare svolgimento del servizio», ribadiscono alle scuole le regole a cui attenersi per le sostituzioni. La lettera sarà inviata oggi.