Repubblica/Bologna: Pagella in rosso per 10mila studenti
Allarmante dato alle superiori: uno su due bocciato o "rimandato" Crescono i ripetenti rispetto all´anno passato: nel 2007 sono tremila. Anche alle medie cifre in aumento
ILARIA VENTURI
TREMILA bocciati, oltre settemila e seicento promossi con debito nei licei e negli istituti tecnici e professionali. La carica di chi non ce l´ha fatta o esce dalle superiori con il sei in «rosso» non accenna a diminuire. Non solo. Salta agli occhi l´aumento dei bocciati nelle classi dei più piccoli. Alle elementari i non promossi lievitano da 75 dello scorso anno a 338. In termini percentuali si passa dallo 0,2 allo 0,9 per cento.
Ma il campanello d´allarme lascia i presidi esterrefatti. L´aumento dei bocciati è confermato alle medie (da 395 a 483, ovvero dall´1,9 al 2,3 per cento), con casi come quello di Anzola dove dovranno ripetere l´anno 18 ragazzini in una scuola di dodici classi. Poi le superiori: dall´anno scolastico 2005-2006 al 2006-2007 i bocciati salgono dal 12,8 al 13,3%, mentre i promossi con debito rimangono intorno al 34%. Nel complesso, ad avere problemi di apprendimento è quasi uno studente su due. Un dato, frutto del monitoraggio dell´Ufficio scolastico provinciale, che allarma per il terzo anno consecutivo. Nel dettaglio delle scuole superiori, la percentuale più alta di promossi si concentra nelle classi prime (18%) dove i bocciati sono 1.254. I promossi con debito partono dal 34,8% in prima e si ritrovano in quarta al 35,6%. I bocciati aumentano, lievemente, nei tecnici e nei licei, mentre al contrario, si dimezzano all´istituto d´arte. «Non è diminuita la serietà della scuola», spiega Vittorio Biagini, preside al polo artistico da due anni. «C´è stato un maggiore coinvolgimento delle famiglie durante l´anno ed è stato dato maggiore peso, nei casi in cui era possibile farlo, al giudizio dei consigli di classe incentrato più su una visione complessiva dell´alunno che al risultato nelle singole discipline». I bocciati sono 124 al classico, il 7% come lo scorso anno, rimangono uguali all´ex magistrale (poco più del 10%), passano dal 7,5 all´8,3% allo scientifico, diminuiscono leggermente al professionale agrario, all´alberghiero e ai professionali per l´industria, dove aumentano i promossi con debito; al tecnico commerciale aumentano i bocciati (569 quest´anno, dal 14,5 al 16%) e i promossi con debito (dal 35,8 al 37,2%); al tecnico industriale non si registrano variazioni, mentre crescono gli studenti che vanno male a scuola al tecnico per geometri.
Un´indagine sugli esiti dell´anno scolastico voluta per «stimolare una riflessione, non per cercare capri espiatori», precisano da via de´ Castagnoli. La discussione è aperta. Nella scuola dell´obbligo i presidi si interrogano: è giusto bocciare? Alle superiori il fronte caldo è sulle bocciature in prima e su chi viene promosso con insufficienze che rischia di non recuperare mai. Renato Bizzarri, preside ad Anzola, ha in mente il modello di don Milani. Per questo è arrivato a scrivere ai vertici provinciali e regionali in vista di tante bocciature nella sua scuola. «Da noi la situazione è complicata, ci sono molti alunni stranieri, disabili, tanti sono i casi sociali, ma non siamo così diversi da altre realtà. Capisco il grosso disagio degli insegnanti, ma so anche che le difficoltà dei ragazzi sono legate ai loro comportamenti, a realtà sfasciate che hanno alle spalle. Bocciarli il più delle volte significa perderli. Ho 61 anni, vengo da una scuola dove alle elementari avevi 32 bambini, qualcuno di 14 anni. Vado in pensione con questa amarezza: la bocciatura è la strada sbagliata».