Repubblica/Bologna: Occupano il consiglio di amministrazione e chiedono le dimissioni del direttore scoppia la protesta del personale d´Ateneo
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la circolare restrittiva sui permessi per malattia e visite mediche
ILARIA VENTURI
LA goccia? Una circolare restrittiva sui permessi per malattie e visite mediche. In un clima già teso, con le dimissioni di mezza commissione d´Ateneo sul personale e lo stato di agitazione proclamato dai primi di aprile, è scoppiata la protesta dei tecnici e degli amministrativi. Dall´assemblea in un´aula di Economia, in più di duecento, guidati dalle cinque sigle sindacali unite (Confederali, Rdb e Unità di base), hanno «marciato» ieri mattina sul Rettorato. Per un´ora hanno «occupato» pacificamente il consiglio di amministrazione, chiedendo le dimissioni del direttore amministrativo, e poi si sono riuniti nella sala dell´Ottavo centenario. Oggi ci sarà il tentativo di conciliazione dal prefetto. Lo sciopero è a un passo. Il botta e risposta tra i sindacalisti e il rettore si è consumato a toni alti. Dopo aver sospeso la seduta Pier Ugo Calzolari ha rinviato la discussione al tavolo di conciliazione: «Conosco l´acutezza dei vostri problemi, non ho bisogno che veniate qui in massa». La rabbia è esplosa con la revoca della possibilità di auto-certificare l´assenza di un giorno per malattia, in tutto cinque permessi all´anno. «Un atto unilaterale», contesta Maurizio Turchi (Cisl). Inoltre è stato imposto il recupero dei permessi per visite mediche. «E qui l´amministrazione ha toppato, dovrà tornare indietro perché un accordo del ‘93 invece non lo prevede», replica Davide Valente (Cgil). Sul tavolo il rinnovo dell´integrativo del 2007 e del 2008. «Ma molte altre cose che non vanno: sono bloccati i comitati pari opportunità e anti-mobbing, non vengono pagati come dovuto i trecento dipendenti universitari che lavorano nella sanità». E´ solo la punta di un iceberg, insistono i sindacati. «I lavoratori sono esasperati, una situazione di rabbia mai vista prima», dice Antonella Zago dell´UdB. «E da mesi c´è una mancanza di rispetto nei confronti del sindacato», continua Turchi. Dante Berti della Uil denuncia «una situazione di stagnazione e di mancate progressioni di carriera». Con una nota, il rettore si dice «fiducioso in una positiva soluzione della vertenza». Ieri intanto in Cda è stato votato il bilancio consuntivo 2007, con il «no» degli studenti. Vista l´aria che tira sui finanziamenti ministeriali e l´aumento delle spese per il personale, è stato «congelato» il turn over del 2008, circa 27 posti da ordinario (o il doppio da ricercatore). Una misura per ora provvisoria, che però frena i presidi già pronti a bandire i posti nelle Facoltà.