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Repubblica-Bologna-"Nomineremo i supplenti anche senza avere i soldi"

Viaggio nelle scuole colpite dalle decurtazioni ai fondi per le spese e per sostituire gli insegnanti ammalati "Nomineremo i supplenti anche senza avere i soldi" La rivolta dei presid...

20/11/2005
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la Repubblica

Viaggio nelle scuole colpite dalle decurtazioni ai fondi per le spese e per sostituire gli insegnanti ammalati
"Nomineremo i supplenti anche senza avere i soldi"
La rivolta dei presidi contro i tagli
"I genitori sappiano che divideremo i ragazzi nelle altre classi"
ILARIA VENTURI


ORMAI il terrore dei presidi è l'influenza invernale. "Aumenteranno gli insegnanti ammalati e i soldi per i supplenti finiranno ancora prima". Umberto Pampolini, il dirigente di Croce di Casalecchio, un istituto comprensivo da 140 insegnanti, ha già fatto i conti: gli sono stati assegnati 37.870 euro per pagare i supplenti nel 2006. Peccato che solo da gennaio a fine ottobre ne abbia già spesi 93mila, anticipando 22.600 euro. Un "buco" che ora il ministero non coprirà più. "Userò i fondi del 2006 per coprirlo, ma questo vuol dire che per le supplenze del prossimo anno non mi rimarranno che poche migliaia di euro". Alza le mani, in segno di resa. "Così diventa impossibile". Il dirigente scriverà alle famiglie: "Devono sapere che si troveranno i loro figli divisi nelle classi quando mancherà un insegnante. Oppure, e questo dovranno saperlo i docenti, chiameremo supplenti senza avere i soldi per pagarli". E' il rebus che assilla in questi giorni i dirigenti scolastici delle scuole, dopo i pesanti tagli annunciati sul budget per pagare i supplenti, ma anche sui fondi per l'autonomia e per il funzionamento della scuola. C'è rabbia, tra i presidi. "Mai uno spreco, e ora siamo bastonati", si sfogano. Pampolini, della Cisl Scuola, non vuole crederci: "Ero abituato a scioperare sui contratti, il nostro è fermo da quattro anni. A cosa dovremmo arrivare ora, a uno sciopero per far funzionare la scuola? Un assurdo". C'è da non dormirci sopra.
Leandro Venturi, tredicesimo Circolo, ha già speso 11mila euro per i supplenti. Soldi che non rientreranno. "Come farò? Bella domanda. O non forniamo più il servizio o i soldi dovranno arrivare. E io sono anche messo meglio di altri. La situazione è allarmante". Tagli anche sui fondi ordinari, "noi avremo 1.200 euro in meno". Cosa vuol dire? "Meno fotocopie, meno uscite, meno esperti, meno computer: se si rompono non saranno sostituiti.
Torneremo alla scuola dove si sta in classe ad ascoltare il maestro. E basta". Daniela Turci, Ottavo Circolo, tagli alla mano, scorre l'elenco dei progetti più a rischio: il teatro, la musica.
"I fondi per l'autonomia per il circolo erano 16.800 tre anni fa, quando è partita la riforma, ora sono diventati 7.396, ovvero 7 euro e 83 centesimi a bambino. Una miseria. Intanto aumentano i premi alle scuole private. Che senso ha parlare di riforma se poi diminuiscono gli investimenti sulla scuola?". "Sono fuori di 14mila euro, soldi pagati per le supplenze. Il problema è gravissimo", dice Pietro Bertacchi dell'istituto comprensivo 3.
"Non possiamo governare la scuola senza risorse", commenta Vittorio Baglieri dell'Ic 4. Le superiori non stanno meglio.
"Continuerò a nominare supplenti anche senza soldi, il diritto allo studio va garantito", dice Ivana Summa del liceo Minghetti.
"Certo è che un taglio così non si era mai visto prima".


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