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Repubblica/Bologna: "Ma garantiremo tempo pieno e materne"

Il vice ministro: "Ci sarà la copertura per le nuove sezioni dell´infanzia. I tagli non peseranno su regioni in cui gli alunni crescono"

25/07/2007
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la Repubblica

L´intervista

"Bisogna avere pretese fondate sulle reali esigenze della scuola"
"Controlleremo le classi superiori: quelle con 12 ragazzi in città sono inaccettabili"

E ADESSO IL viceministro all´Istruzione Mariangela Bastico sbotta. Lei che per l´Emilia Romagna, dove è stata assessore regionale alla scuola, sognava l´annuncio di un segno «più» nel numero di docenti concessi a luglio, ora si ritrova a gestire l´allarme delle parti sociali. I sindacati stimano che mille posti non saranno più garantiti. «Un allarme infondato - ribatte - In Emilia Romagna arriveranno tutti i docenti necessari, voglio tranquillizzare le famiglie».
Cosa sarà garantito?
«Garantiremo la copertura delle nuove sezioni di materna (89 in Regione, 22 a Bologna) cercheremo di assicurare tutte le 105 richieste di passaggio al tempo pieno di materne part-time. Infine, copriremo il tempo pieno alla primaria, dando però la precedenza al modello educativo a 40 ore. Sono le nostre priorità e l´indicazione data agli uffici regionali è quella di assicurarle. Non mi sembrano tagli, anzi».
I sindacati parlano di 8.500 posti in meno a livello nazionale.
«Una cifra non vera, il taglio è quello già annunciato di 4mila posti che peseranno però prevalentemente sulle regioni dove gli alunni calano, non in Emilia Romagna dove crescono».
Ma l´ultima richiesta dell´ufficio scolastico regionale è di 1.286 docenti. Tutti non saranno garantiti.
«Certo, ma perché è una richiesta non fondata sulle reali esigenze della scuola. Se uno mi chiede una cifra stratosferica e concedo meno, passo per una che taglia. Ma in realtà è la richiesta che è sbagliata».
Perchè sono dati infondati?
«Perché ci sono numeri inspiegabili: a fronte di un aumento di 102 alunni disabili vengono chiesti in Regione 425 insegnanti in più. Poi sono stati chiesti 172 insegnanti specializzati per l´inglese, ma come è possibile quando abbiamo formato i docenti apposta, come fanno a mancarne così tanti? Altro esempio: Bologna chiede 35 posti per 40 classi a tempo pieno, quando per coprirle ne bastano 20».
Quest´ultima richiesta è certificata dai tecnici.
«Lo verificheremo. Così come controlleremo le classi delle superiori: quelle con 12 alunni in città non sono accettabili».
E se le classi sono sovraffollate?
«Si devono sdoppiare, ma sulla base degli alunni realmente frequentanti. Le posizioni di rendita non saranno più garantite. Ma i bisogni sociali sì, coerentemente con una cultura diffusa in Emilia Romagna che governa la spesa per migliorarla. Ripeto: su infanzia, tempo pieno, per cui tra l´altro ieri è passata in commissione bilancio la legge per ripristinarlo, non desisteremo».
E sul sostegno?
«Neppure. Garantiremo il rapporto un insegnante ogni due alunni che è quello esistente in Emilia Romagna. Se gli alunni crescono daremo più posti».
(il. ve.)


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