Repubblica/Bologna: Le organizzazioni dei lavoratori danno battaglia. E il 14, primo giorno di scuola, genitori e maestri sono pronti a mobilitarsi
"E´ lui a nascondere le macerie sotto il tappeto i tagli e il dramma dei precari sono fatti veri"
«E i 500 bambini cui ancora non è garantita la scuola dell´infanzia? E le 1600 famiglie rimaste senza tempo pieno?». Parte da qui la replica della Cgil di Bologna sull´avvio dell´anno scolastico. Parla Sandra Soster, segretaria provinciale, per nulla convinta dalle rassicurazioni del direttore regionale.
«A Limina diamo atto d´aver cercato di ottenere il massimo a fronte di una regione con la più alta crescita di popolazione scolastica e in una situazione di tagli molto forti - dice -. Ma il risultato è modesto rispetto alle esigenze e rispetto a quanto ottenuto da altre regioni». Di qui la protesta. Genitori e maestri sono pronti a mobilitarsi il 14 settembre, primo giorno di scuola. I presidi di AsaBo, nello stesso giorno, faranno un comunicato sulle difficoltà di inizio anno. Insegnanti e mamme dell´Assemblea delle scuole si vedranno oggi alle 17 alle scuole Manzolini, per mettere a punto il "giorno ribelle", in accordo con la rete nazionale delle scuole. «Inizieremo le lezioni almeno cercando di resistere a chi vuole distruggere la scuola pubblica», dicono. Soster incalza: «Noi sappiamo che su Bologna la situazione non è ancora garantita rispetto alle esigenze di funzionamento e rispetto alla domanda sociale: mancano ancora insegnanti di sostegno, di inglese alla primaria, e altre classi verranno sdoppiate».
«Limina nasconde le macerie sotto il tappeto», rincara la dose la segretaria regionale Flc-Cgil Raffaella Morsia. «Ha il compito di infondere un ottimismo che non trova riscontro nella realtà, tagli e dramma dei precari sono dati di fatto. La nostra prima battaglia sarà di controinformaz