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Repubblica/Bologna: La Bastico scrive ai presidi "Così avrete più insegnanti"

Una circolare favorisce le materne e le classi con disabili

10/06/2006
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la Repubblica

L´INTERVISTA
"Diamo anche la possibilità di sdoppiare le classi dove gli alunni sono troppi"
DA assessore regionale si è sempre battuta per la scuola del «non uno di meno», dando voce alla protesta anti-Moratti dell´Emilia Romagna. Ora Mariangela Bastico, vice ministro all´istruzione è dall´altra parte della barricata. E il suo primo annuncio riguarda proprio gli organici degli insegnanti, che tante volte ha denunciato essere insufficienti. Il ministero ha appena emanato una circolare in cui si concede ai presidi di richiedere più insegnanti, nell´organico di fatto, per le materne dove ci sono liste d´attesa, per i centri territoriali permanenti, dove studiano gli adulti, per il sostegno ai disabili e per la lingua straniera.
Vice ministro, l´aria sta cambiando sulla scuola penalizzata dai tagli?
«E´ stato complesso, ma siamo riusciti a dare una prima e parziale risposta ai bisogni emergenti, quelli che tra l´altro toccano le fasce più esposte: i bambini, gli adulti e i disabili. Nell´ambito della legislazione vigente le norme sull´organico di fatto erano diventate molto rigide, noi le rendiamo più flessibili. Diamo anche la possibilità di sdoppiare le classi perché tutti sanno che si è arrivati in alcuni casi a classi di oltre 30 alunni o di più di 25 studenti con un disabile inserito. Inoltre permetteremo di chiedere insegnanti per la seconda lingua».
Dove avete trovato le risorse?
«Tra le pieghe della Finanziaria. Certo non potremo allargare di molto i cordoni della borsa, ma la nostra linea sarà quella soprattutto di lottare contro gli sprechi. Per questo invito i dirigenti scolastici ad essere prudenti, ma ad usufruire di questa possibilità».
Per esempio sulla scuola materna dove si stimano 2.500 bambini in lista d´attesa in Regione (quasi 400 in provincia di Bologna dalle prime graduatorie).
«Con questo provvedimento vogliamo ridurre le liste d´attesa dei bambini dai tre anni. E´ una deroga per le situazioni più difficili. Ci sono tanti casi in cui i Comuni hanno le aule pronte, ma sono senza insegnanti. E la fila fuori degli esclusi che protesta. Sarà un grosso sollievo per tante realtà dell´Emilia Romagna dove auspico venga anche accelerato il processo di raccolta unitaria delle domande per la scuola dell´infanzia statale, comunale e paritaria».
Chi ha bisogno di più insegnanti nei settori da voi indicati come dovrà fare?
«Presentare richieste motivate all´ufficio scolastico regionale che dovrà autorizzarle. Mi rendo conto che si tratterà di incarichi annuali. Ma una delle priorità che abbiamo è quella di lavorare per ridurre il precariato».
(ilaria venturi)


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