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Repubblica/Bologna: Insegnanti, l´epidemia del ponte dei Santi

Dopo il caso della prof in malattia un mese per un dito slogato, i presidi denunciano un malcostume allarmante

09/10/2007
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la Repubblica

I presidi: non si può generalizzare, ma l´assenteismo tra i banchi è un fenomeno preoccupante
ILARIA VENTURI

AL ponte del primo novembre scorso si è trovato di colpo con sette insegnanti assenti, in gran parte alle elementari, ammalati il giovedì e venerdì, proprio i giorni necessari per stare a casa tutta la settimana della festività. «Mosso dalla rabbia mi permisi uno sfogo, nulla di più, con l´ordine nazionale dei medici, non per mettere in discussione l´onestà dei certificati, ma solo per segnalare l´ennesima coincidenza» racconta il dirigente scolastico Giovanni Schiavone, presidente del Collegio dei presidi di Bologna. Come andò a finire? «Con una lettera del presidente dell´ordine che prima mi minacciava perché non potevo permettermi di insinuare nulla e poi si rendeva disponibile a una collaborazione. Non se ne fece nulla. Ormai dobbiamo mandare giù rospi e stare zitti, non ne possiamo più. Le regole dovrebbero essere più chiare». Presidi sul piede di guerra sull´assenteismo nelle scuole. E il braccio di ferro è con i medici. Il caso della maestra rimasta a casa un mese per un dito ritorto, denunciato dal preside Lamberto Montanari, a sua volta querelato dal medico del lavoro che ha fatto la prognosi, fa scoppiare il conflitto ricorrente nelle scuole. Sulla vicenda i dirigenti scolastici bolognesi fanno quadrato. Esprimono solidarietà a Montanari. E chiedono di far cadere un velo: quello di non poter parlare a viso aperto dell´assenteismo in classe. Con una premessa, a scanso di equivoci: non accusano i medici di fare certificati non veritieri, non cadono nella generalizzazione di tutti gli insegnanti assenteisti.
Vittorio Biagini, presidente dell´associazione presidi di Bologna (AsaBo), è netto: «Il caso è indicativo di una problematica legislativa e contrattuale. Chi vuole fare l´assenteista lo fa e ha ragione lui, penso all´insegnante che va a curarsi alle Bahamas. E chi prova a dire qualcosa ci rimette. Ma non è vero che gli insegnanti sono tutti assenteisti, per fortuna ci sono docenti che vengono a scuola anche con la febbre o zoppicanti». Anni fa fu Paolo Marcheselli, nel ruolo di provveditore, a segnalare, senza successo, all´ordine dei medici di Bologna la situazione dei commissari esterni, nominati per la Maturità, che alcuni giorni prima dell´avvio delle prove si ammalano in massa con prognosi dai tre e cinque giorni. Anche Alessandra Francucci, ora preside al Sabin, tentò in passato di discutere con un medico su alcune discordanze nei certificati di un dipendente. «Non l´ha presa bene - racconta - è un terreno delicato, i medici hanno le loro ragioni, si vanno a toccare sensibilità professionali e non si possono ovviamente discutere le malattie. Certo è che non siamo facilitati nel dialogo con loro».
Domenico Altamura, dirigente al Righi, auspica un incontro al vertice tra presidi con l´Inail e l´Ordine dei medici. Lamberto Montanari, a cui ieri è arrivata anche la solidarietà di docenti del liceo scientifico tecnologico di Imola, lancia di nuovo il sasso: «In un contesto dove mancano i soldi per i supplenti queste assenze fanno ancora più male alla scuola e soprattutto agli alunni. Chi pensa a loro? Almeno vorrei che ci fosse lasciata la possibilità di indignarci».


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