Repubblica/Bologna: Indagine sugli organici oggi arrivano gli ispettori
Il ministero vuol vederci chiaro su come è stata governata la scuola
La decisione dopo le lamentele di sindaci e presidi sul part-time di materna e l´educazione degli adulti
Nota di Marcheselli ai presidi per verificare la presenza di docenti con i titoli per insegnare inglese
ILARIA VENTURI
ISPETTORI all´ufficio scolastico regionale. Sulla partita degli organici, nei giorni di avvio dell´anno scolastico, Fioroni vuole vederci chiaro. E da oggi una squadra di ministeriali verificherà carta su carta come è stata governata la scuola regionale negli ultimi mesi. Dopo una prima ispezione a luglio, si fa sempre più teso dunque il clima tra viale Trastevere e piazza XX Settembre.
L´ufficio guidato da Luigi Catalano è nel mirino, soprattutto sull´assegnazione degli insegnanti. Quello che più sembra aver fatto indispettire ultimamente il ministero sono le lamentele dei sindaci e dei presidi per il mancato completamento dell´orario nelle sezioni part-time di materna e per il non avvio delle classi per l´educazione degli adulti, due priorità fissate con chiarezza da Roma. Il viceministro Mariangela Bastico, ieri a Modena per l´inaugurazione dell´anno scolastico (ufficialmente la data di inizio in Emilia Romagna è il 17, ma molte scuole, soprattutto superiori, hanno già gli studenti tra i banchi o anticiperanno la prima campanella a domani) non commenta. Ma lo scontro sui numeri era già scoppiato a luglio, quando la stessa Bastico accusò l´ufficio regionale di aver gonfiato le cifre sulle cattedre richieste. Sempre il vice ministro all´istruzione i primi d´agosto aveva sferzato i dirigenti regionali per essersi mossi «esulando dai loro compiti e dal rispetto dei vincoli finanziari». Il ministero insiste: l´Emilia Romagna è stata l´unica regione ad avere di più. I sindacati, che a Bologna usciranno oggi con un documento, continuano invece a ribadire che la mancanza di docenti è reale. Nel mezzo i presidi, che devono gestire la situazione e rispondere alle famiglie. Il tutto condito da retroscena e letture politiche, compresa la teoria del complotto contro il governo di centro sinistra. L´ispezione in realtà, che non riguarda la Corte dei Conti, servirà per fare chiarezza sulle esigenze della scuola regionale, che vede aumentare gli alunni al ritmo di diecimila all´anno, e permetterà allo stesso Catalano di difendere il proprio operato. Una sorta di ricognizione della situazione, anche se fuori tempo massimo. Intanto ieri i Confederali hanno discusso di organici all´ufficio provinciale. All´appello, denunciano, mancherebbero ancora 770 ore (circa 35 posti) per l´inglese alle elementari.
Paolo Marcheselli, prima di fornire i numeri definitivi, invierà oggi una nota ai presidi per verificare la presenza di docenti con i titoli per insegnare inglese e la disponibilità a modalità organizzative flessibili (un docente su due classi). «L´inglese sarà garantito, è obbligatorio per legge».