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Repubblica-Bologna-In piazza contro lo scandalo Moratti

SCUOLA NELLA BUFERA Doppia protesta di insegnanti e genitori per i finanziamenti ai privati . Ma si manifesterà anche per i nidi "In piazza contro lo scandalo Moratti" I sindacat...

04/09/2003
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la Repubblica

SCUOLA NELLA BUFERA
Doppia protesta di insegnanti e genitori per i finanziamenti ai privati . Ma si manifesterà anche per i nidi
"In piazza contro lo scandalo Moratti"
I sindacati: il bonus ultima goccia dopo tempo pieno, precari, seconda lingua
I sindacati aspettano l'incontro con la direzione scolastica regionale
Bruno Moretto: "Faremo ricorso per incostituzionalità del nuovo provvedimento"
DANIELA CORNEO


Il vaso era già pieno e adesso sta per traboccare. Forse con una manifestazione generale, forse con una serie di scioperi dei docenti o chissà con cos'altro ancora. La colpa è di una goccia che si chiama "bonus di stato" alle scuole private. Un altro decreto legge del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti che assottiglierà ancora di più le differenze tra pubblico e privato anche nella scuola. A scapito del pubblico, sostengono all'unisono i sindacati che gridano all'incostituzionalità del neonato finanziamento statale alle scuole che statali non lo sono. L'ennesimo motivo di scontro. Dopo quello per il tempo pieno, per i docenti precari, per l'insegnamento della seconda lingua.
Anche a Bologna un contributo in denaro contante arriverà alle famiglie che hanno scelto per i propri figli (delle elementari, delle medie e del primo anno delle superiori) la scuola privata. Ma a tutte le famiglie, reddito a parte. "Stanno facendo il possibile - dice la segretaria provinciale della Cgil Nara Orsi - per mandare la gente nelle scuole private, togliendo la capacità di scegliere con la propria testa. E' la quadratura del cerchio di una politica statale che non solo vuole uguagliare il pubblico al privato, ma leva al pubblico per dare al privato". E per una manovra di questo tipo non è certo il momento migliore, se si pensa che da giorni i sindacati si stanno battendo contro i tagli che rischiano di mettere in crisi la qualità della scuola pubblica, bolognese o italiana che sia. Se si pensa che già dal primo giorno di scuola ci potrebbero essere scioperi e manifestazioni contro la soppressione del tempo pieno e la riduzione drastica degli insegnanti di sostegno. "Faremo ricorso - annuncia Bruno Moretto del comitato "Scuola e Costituzione" - per incostituzionalità: l'articolo 33 dice che enti privati hanno il diritto di fondare scuole "senza oneri per lo Stato", ma qui si tratta di un finanziamento diretto e illegittimo. Se fossimo nel paese del Bengodi, potremmo dare soldi a tutti, ma visto che la scuola pubblica è messa malissimo, non vedo perché si devono finanziare quelli che hanno fatto una scelta d'élite". Un'élite che costerà allo Stato trenta milioni di euro. Un'élite che è solo il sette per cento di tutti gli studenti italiani.
Cgil, Cisl, Uil, Cobas, Gilda insegnanti: tutti concordi nel definire le decisioni recenti e meno recenti del ministro Moratti uno "scandalo" che non intende garantire la qualità nella scuola pubblica, uno scandalo che "grida vendetta". E se nell'incontro di settimana prossima con la direzione scolastica regionale non verranno prospettate soluzioni concrete ai problemi che riguardano da vicino le scuole di Bologna e provincia, la vendetta si consumerà più o meno nelle stesse modalità per tutti. Vale a dire manifestazioni, scioperi, sospensioni della didattica e delle gite d'istruzione, boicottaggio di ogni forma di sperimentazione. Il dirigente del Centro servizi amministrativi Paolo Marcheselli sul bonus alle private ritiene di non avere il titolo per commentare una decisione governativa, mentre se la sente di dire che "le reazioni di tutti i sindacati non sono lo specchio di un malcontento diffuso sulla gestione della scuola, piuttosto fanno parte della natura stessa del sindacato che è portato a chiedere sempre di più, come previsto nei suoi compiti".


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