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Repubblica-Bologna-Il virus anti-Moratti dall'ateneo alle superiori

Si estende la protesta. Oggi lezioni all'aperto in piazza Maggiore Il virus anti-Moratti dall'ateneo alle superiori Occupati tre licei e polo artistico Coinvolti Minghetti ...

22/10/2005
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la Repubblica

Si estende la protesta. Oggi lezioni all'aperto in piazza Maggiore
Il virus anti-Moratti dall'ateneo alle superiori
Occupati tre licei e polo artistico
Coinvolti Minghetti Copernico Righi e via Marchetti
ILARIA VENTURI


"CI occupiamo dei nostri diritti". Lo striscione appare all'ingresso del Minghetti, come una bandiera di presa della scuola. Il liceo classico è occupato da giovedì notte. E ieri mattina la protesta si è estesa: occupati il liceo Copernico e il Polo artistico di via Marchetti. Il Righi si riunisce in assemblea nel pomeriggio. Poi la decisione: "Occupiamo". Dall'università la protesta anti-Moratti si trasferisce alle scuole superiori e già oggi altre scuole potrebbero aderire alla mobilitazione. Il "virus" delle occupazioni, come lo chiamano gli occupanti delle facoltà universitarie dell'Alma Mater, si trasferisce di aula in aula. Anche a Bologna, come è già successo in altre città. Era da tempo che non si vedevano le scuole occupate, dopo gli anni più caldi del movimento degli studenti medi, tanto più insieme alle università. E' il Minghetti a partire per primo, a dare il segnale. Giovedì pomeriggio, raccontano gli studenti, "si è tenuto un collettivo, non era programmato, abbiamo chiamato anche gli universitari che occupano, da lì abbiamo deciso". "Certo siamo partiti in sessanta, ma è l'inizio, l'occupazione è una forma di lotta dura, questo è il momento di farsi sentire", spiega Andrea.
Il passa parola si è diffuso rapidamente. Ieri mattina i ragazzi del classico si sono riuniti più volte in assemblea, divisi anche per sezioni. La succursale di via Stradellaccio e la palestra, per motivi di sicurezza, sono state chiuse. Verso mezzogiorno, nel cortile della scuola, una studentessa urla dalla scala di sicurezza: "Chi vuole occupare si sposti da questo lato, chi non vuole dall'altro". Il movimento di ragazzi è compatto nella direzione dell'occupazione. L'obiettivo è arrivare sino a martedì, giorno della manifestazione nazionale a Roma. Già questa mattina in piazza Maggiore le scuole mobilitate si faranno probabilmente sentire con lezioni all'aperto. Perché occupare? "Contro la legge Moratti sull'università, riguarda anche noi, il nostro futuro", risponde Niki, studentessa del polo artistico. Qui la protesta, che comprende anche i disagi per la nuova sede, è partita durante un'assemblea di istituto al cinema Nosadella. "Sono arrivati i ragazzi del Minghetti dicendo che avevano occupato". Anche il Comitato del Polo artistico appoggia le ragioni della mobilitazione dei ragazzi. "Non ci sono spazi sufficienti ed è a rischio, con la riforma Moratti sulle superiori, lo stesso futuro del polo artistico", lamenta una mamma del Comitato. Al Copernico, come nelle altre scuole occupate, i ragazzi si sono divisi in gruppi di lavoro. Ieri è stato invitato a parlare della contestata riforma uno studente di Scienze politiche, oggi dovrebbe toccare a un ricercatore. La preside ha fatto sapere agli studenti che per ogni giorno di occupazione ci sarà un giorno in meno di assemblee di istituto. I ragazzi hanno accettato lo scambio. In vista della manifestazione a Roma (gli universitari annunciano l'"occupazione" di un treno) anche in altre scuole potrebbe bloccarsi la didattica. Si parla delle Laura Bassi, del Sabin e del Fermi. Al Minghetti, intanto, è apparso un altro striscione: "Chiudere le porte al Mingo e alla riforma".


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