Repubblica-Bologna-Il COmune garantirà a tutti la materna

LA SCUOLA NEL CAOS
L'assessore alla scuola assicura che il Comune si farà carico del superamento delle liste d'attesa
Virgilio: "Materna garantita a tutti"
E riparte la protesta anti-Moratti contro il taglio del tempo pieno
"Spero che dopo le sollecitazioni anche dei parlamentari qualcosa il governo ci darà"
Marcheselli: l'impegno dei Comuni dovrà essere una soluzione temporanea
ILARIA VENTURI

"TUTTI avranno il posto alla materne, i cittadini possono stare tranquilli". Milli Virgilio, assessore alla scuola, annuncia l'impegno del Comune a dare un posto a tutti i bambini rimasti esclusi dalla scuola dell'infanzia (148 sino a ieri, 900 in tutta la Provincia). Anche di fronte a un no dello Stato a cui Bologna ha chiesto di completare le sue sette sezioni part-time. Il tutto in tempi strettissimi, visto che già da lunedì le scuole apriranno i battenti (molti i licei e gli istituti che anticipano rispetto al 15, primo giorno ufficiale). Le scuole partono con 90 mila studenti e 8917 docenti. E lo faranno con le prime proteste del movimento anti-Moratti.
Intanto l'assessore Mariangela Bastico chiede al ministro di trovare soluzioni comuni sulle materne e che le risorse vengano attribuite rispetto al numero degli studenti. "Noi sulle materne manteniamo il nostro impegno", ripete Milli Virgilio. "Ma insisteremo sino all'ultimo con lo Stato". Qualcosa si è già mosso. "Dopo il nostro incontro a Roma con il sottosegretario Aprea, che è stato deludente - racconta Milli Virgilio - c'è stato il rincalzo dei parlamentari bolognesi Grignaffini e Vitali che ha portato il governo a un ripensamento. Qualche cosa ci daranno. Ora si tratterà di capire quanto e di trovare criteri equi di distribuzione degli eventuali posti". Una linea uscita ieri anche dal tavolo regionale per il sistema formativo. Nel caso non arrivasse una risposta dallo Stato per dare posto a tutti i bambini dove saranno reperiti i fondi? "Bella domanda", risponde l'assessore, "li troveremo". Il Comune ha già fatto i conti: il costo di sette docenti e di quattro bidelli è di 325mila euro. "Anche se sopperiremo noi alla mancanza di insegnanti rimane il problema politico", insiste Milli Virgilio. "Non vogliamo cioè che questo diventi un alibi per lo Stato per non fare nulla il prossimo anno, quando il problema sarà maggiore. Non c'è solo l'aumento delle nascite, ma anche un aumento della domanda dovuto alla maggiore richiesta delle famiglie di questi servizi". E al direttore regionale della scuola Lucrezia Stellacci che invita i Comuni a fare da soli "perché non è scuola dell'obbligo", Virgilio risponde senza indugi: "E' la linea della Moratti: dice che sono aumentate le risorse e che va tutto bene, ma non è vero. Per noi la materna rimane un diritto da garantire e lo faremo". Anche Paolo Marcheselli, direttore del Csa di Bologna, interviene sul caso materne: "Se i Comuni dovranno davvero provvedere con loro risorse dovrà essere una soluzione temporanea, al massimo di un anno". Intanto il movimento anti-Moratti annuncia il blocco della riforma nelle scuole. Il Coordinamento a difesa del tempo pieno sarà di nuovo in piazza il primo ottobre. E annuncia ricorsi al giudice del lavoro nel caso in cui i presidi procedano a nominare i docenti tutor. In un volantino il coordinamento rivela anche che in molte scuole "il conflitto tra collegio dei docenti che difende la scuola dalla riforma e i dirigenti è apertissimo, a volte violento e illegale". Da lunedì cominceranno i volantinaggi nelle scuole, mentre il primo ottobre la manifestazione sarà in piazza XX Settembre. In programma ci sono feste-proteste, fiaccolate, spettacoli.