Repubblica-Bologna-I tagli s'abbattono sulla scuola a rischio le nomine dei supplenti

L'allarme dei dirigenti: "In queste condizioni non potremo garantire il diritto all'istruzione"
I tagli s'abbattono sulla scuola a rischio le nomine dei supplenti
La protesta è scoppiata con l'arrivo della nuova circolare sui bilanci per il 2006
Dimezzati i fondi per l'autonomia, -30% nel budget sugli insegnanti da sostituire
ILARIA VENTURI

IL Ministero usa la mannaia sui fondi per le scuole. E i dirigenti scolastici insorgono: "In queste condizioni non potremo garantire il diritto all'istruzione dei nostri alunni". A rischio sono soprattutto le nomine dei supplenti. La protesta è scoppiata con l'arrivo nelle scuole della nuova circolare sui bilanci per il 2006. Sono previsti tagli del quindici per cento sui fondi ordinari (quelli da spendere in posta, registri, pagelle e fotocopie). Sono dimezzati i fondi per l'autonomia. Ma il capitolo nero è il budget dei supplenti. Le indicazioni ministeriali sono quelle di iscrivere nel bilancio 2006 il settanta per cento della somma del 2005. Ovvero il trenta per cento in meno dei soldi dell'anno prima. Non solo. Quello che fa tremare i dirigenti è la mancata conferma della copertura per chi ha già sforato il budget.
Ci sono scuole che hanno già anticipato i soldi - dai 20mila ai 60mila euro - per pagare i supplenti dello scorso anno e quelli assunti da settembre. E' normale, infatti, per una scuola spendere più soldi per sostituire gli insegnanti che stanno a casa per gravidanze o malattie gravi. Assenze difficilmente prevedibili. I soldi vengono dunque anticipati, magari raschiando su altri fondi, e successivamente "coperti" dal Ministero. "Ora questo non è più garantito, praticamente ci si chiede di fare fronte alle supplenze del 2005 con i fondi del 2006. E il prossimo anno come faremo?". A riassumere l'angoscia dei presidi è Vittorio Biagini, presidente dell'Associazione scuole autonome della provincia di Bologna che ieri si è riunita in assemblea alle medie Irnerio. Una riunione infuocata che ha visto i dirigenti tutti concordi: "La situazione è grave". "A fronte di una ostentata attenzione a parole verso la scuola della classe politica e del governo ci ritroviamo in queste condizioni", dice Biagini. "Ci viene praticamente detto di non chiamare più supplenti. E' gravemente leso il diritto all'istruzione". Domenico Altamura, presidente del Collegio dei dirigenti della Provincia di Bologna, è duro: "Una batosta, così si nega la qualità nella scuola. Il rischio sarà quello di non coprire le classi. Scriveremo alle famiglie per denunciare questa situazione. Tra l'altro abbiamo sempre assunto i supplenti dove c'era veramente bisogno, senza sprechi. Siamo già alla soglia minima". I dirigenti hanno scritto al Csa e all'Ufficio scolastico regionale. Due i punti, in sintesi, del documento di denuncia: "La lesione del diritto allo studio e la diminuzione dell'autonomia delle scuole, perché non c'è più certezza della disponibilità finanziaria". Se non ci saranno soldi per i supplenti pare impraticabile per molti la soluzione di accorpare le classi. "C'è un problema di sicurezza, le classi sono già piene. Alle superiori già si mandano a casa prima i ragazzi, ma alle elementari e alle materne?". Alessandra Francucci, del decimo circolo, è preoccupata, "soprattutto per la scuola di base". "Abbiamo il dovere di garantire il diritto all'istruzione e per questo dobbiamo comunque continuare a fare le nomine, ma siamo a rischio".