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Repubblica-Bologna-I sindaci pronti a marciare su Roma: "Servono maestre"

ALLARME POSTI NELLE SCUOLE Hanno chiesto un incontro al ministro Moratti. "Se va male faremo una manifestazione con i genitori" Materne, più di 500 in lista d'attesa I sindac...

13/09/2005
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la Repubblica

ALLARME POSTI NELLE SCUOLE
Hanno chiesto un incontro al ministro Moratti. "Se va male faremo una manifestazione con i genitori"
Materne, più di 500 in lista d'attesa
I sindaci pronti a marciare su Roma: "Servono maestre"
Draghetti
Bastico
In tutta la regione sono 2300. Il sostegno di Errani ai Comuni che decideranno di assumere insegnanti autonomamente
ILARIA VENTURI


A Roma dalla Moratti. E se il ministro non dovesse aprire la porta in tempi brevi, sarà protesta in piazza. I sindaci, guidati dalla Provincia, tornano ad alzare la voce, come lo scorso anno, per la mancanza di insegnanti nelle materne. I dati resi noti ieri alla conferenza metropolitana che si è tenuta a palazzo Malvezzi confermano lunghe liste d'attesa: 502 in provincia nelle scuole statali, 66 a Bologna, oltre 2.300 in Emilia Romagna. Così ieri è suonata la campanella del primo giorno di scuola - in realtà per pochi istituti, la maggioranza comincia domani - senza che il posto nelle scuole dell'infanzia fosse assicurato a tutti. Una delegazione di sindaci andrà a Roma a chiedere i 61 maestri mancanti. Mentre si muovono i parlamentari bolognesi diesse Vitali e Grignaffini a sostegno di un incontro urgente che l'assessore regionale alla scuola Mariangela Bastico ha chiesto al ministro Moratti. "L'esclusione dei bambini dalle scuole dell'infanzia è un fenomeno grave. Il ministro non può non rispondere", dichiara l'assessore. Giovanna Grignaffini annuncia battaglia:
"Percorreremo tutte le strade, anche a livello parlamentare, per far sì che i cinquecento bambini bolognesi, oggi in lista di attesa, possano veder riconosciuto quello che è un loro diritto, sancito dalla Costituzione". "Inaccettabile che lo Stato eluda i suoi compiti sull'istruzione lasciando il peso agli enti locali", commenta la presidente della Provincia Beatrice Draghetti che inaugurerà l'inizio delle lezioni domani alle Irnerio con il dirigente del Csa Paolo Marcheselli. "Ecco perché abbiamo deciso di andare al ministero e facciamo esplicita richiesta alla conferenza Stato-Regioni perché si attivi su questo tema". Se il viaggio a Roma non dovesse bastare sarà organizzata una manifestazione con le famiglie. Sull'emergenza materne, il vero nodo di questo inizio anno, si fanno sentire anche i Comitati Scuola e Costituzione, "La scuola che vogliamo" e il Coordinamento genitori democratici: "La scuola dell'infanzia statale è un diritto costituzionale. La strada giusta è quella scelta dal Comune di Bologna, che ha investito proprie risorse e assunto insegnanti. Siamo contrari ad ogni tentazione di appaltare ai privati la copertura di un diritto fondamentale". Il problema è nei piccoli Comuni dove mancano le risorse. "Già l'anno scorso agli enti locali è stato chiesto di intervenire, ma era per un anno, questa emergenza non può durare", dice l'assessore Bastico.
Ieri da Viale Aldo Moro è arrivato anche il commento sul ritorno tra i banchi del governatore Vasco Errani: la scuola riparte all'insegna dell'incertezza perché "aumentano gli iscritti ma calano gli insegnanti". Un "fatto gravissimo", un "taglio di risorse che si traduce in tagli


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